24 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Cultura

La Grande Guerra in mostra a Cividale

Immagini e documenti raccontano la città Ducale durante il periodo più buio del '900. Aperta fino 29 marzo, l'esposizione è accolta nella chiesa di S. Maria dei Battuti.

CIVIDALE - La tragedia della guerra raccontata con gli occhi della pace. Un percorso multimediale che attraverso immagini e documenti inediti narra, ripercorrendole, le tappe centrali della storia europea legata alla Grande Guerra. Dalla disfatta di Caporetto, all'annus horribilis 1917, passando per gli eventi del primo Novecento: i progetti di ferrovia transnazionale (Udine-Cividale-Caporetto e Cividale-Canale); gli aspetti poco noti della profuganza da Cividale e dal Friuli verso Firenze, Roma e altre città italiane; la presenza nella città ducale  del Federmaresclallo Von Boroevic - il Leone dell'Isonzo – per l'inaugurazione del ricostruito Ponte del Diavolo; i nuovi provvedimenti che trasformavano i parroci in sindaci; i diari del decano di Cividale monsignor Valentino Liva; il primo manifesto bilingue affisso a Cividale dagli occupanti austroungarici.

Tutto questo è «Frammenti di memorie - Cividale del Friuli e la Società operaia durante la Prima Guerra mondiale», mostra allestita fino al 29 marzo nella chiesa di Santa Maria dei Battuti, ideata e realizzata dalla Società Operaia di Mutuo Soccorso e Istruzione (SOMSI) di Cividale, con il sostegno della Regione Fvg.

L’iniziativa - fra le molte proposte in occasione del centenario dal primo conflitto mondiale – spicca per la ricerca storica e gli approfondimenti. Offre infatti una visione narrativa ed emozionale di quegli eventi proponendo un «percorso della pace» per riflettere sull'inutilità di tutte le guerre e lo fa raccontando la «personalissima» storia di una cittadina agricola e artigianale divenuta un presidio di guarnigione e comando del fronte bellico sull'alta valle dell'Isonzo. Lo fa attraverso le storie della gente duramente provata dagli eventi. Lo fa spiegando le innovazioni tecnologiche che irrompevano sugli scenari bellici. Lo fa narrando i precari assetti istituzionali.

Una mostra da non perdere. Per non dimenticare. Mai.

Orari: mercoledì e giovedì: 10.00>13.00 / venerdì, sabato e domenica 10.00>13.00 e 14.30>18.00

Per info e prenotazioni visite guidate: tel. 349 5687788 // prenota.mostrasomsi@gmail.com