25 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Categorie economiche

Zamò termina il suo mandato alla guida di Confindustria Giovani

Passa il testimone a Davide Boeri. Alla presentazione del bilancio di mandato è intervenuto anche il presidente nazionale del Ggi, Marco Gay: «L’esperienza di Udine è una best practice di cui terremo conto», ha assicurato

UDINE – Massimiliano Zamò si è congedato dal Gruppo Giovani imprenditori di Udine, sodalizio che ha guidato nell’ultimo triennio, facendo un bilancio del suo mandato. L'ha fatto davanti a Marco Gay, presidente nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria, e al suo successore (sarà nominato il 19 marzo), il trentatreenne Davide Boeri.

I NUMERI DEL TRIENNIO - 189 eventi, 3 missioni all’estero, 14 convegni organizzati, 14 visite aziendali, 2 bandi start up, 19 incontri con il personaggio, 57 interventi nelle scuole, 2 gemellaggi, 22 consigli direttivi, 23 partecipazioni a consigli centrali a Roma e 8 a convegni nazionali, 2 partecipazioni al G20 Young: questa, in estrema sintesi, l’attività portata avanti da Zamò nell’ultimo triennio.
«Siamo consapevoli che le attività di un Gruppo come il nostro – ha chiarito Zamò – non sono mirate a obiettivi economici ma alla crescita umana, civile e professionale dei suoi aderenti e del territorio su cui il Ggi si trova a operare: si tratta in concreto di un obiettivo sociale e in quanto tale è giusto che i risultati possano essere compresi, valutati e, perché no, criticati per poter aspirare a un miglioramento continuo».

IL PLAUSO DI GAY – Il presidente nazionale Gay ha rimarcato come «il percorso fatto finora dai Giovani Imprenditori di Udine è un valore non solo per i Giovani, ma per tutta l’Associazione. Quello che loro hanno fatto e che continueranno a fare è, infatti, la dimostrazione del giusto spirito che deve animare i giovani imprenditori: essere dinamici, coraggiosi, intraprendenti, presenti sul territorio ma pure con lo sguardo rivolto all’internazionalizzazione. Redigere un bilancio sociale è una scelta condivisibile su cui stiamo iniziando a lavorare anche a livello nazionale nelle varie commissioni perché – ha aggiunto – riteniamo che sia importante ragionare in un’ottica di trasparenza e consapevolezza. Quella di Udine sarà certamente una best practice di cui terremo conto».

UN CENNO ALL’ECONOMIA ITALIANA - «Senza voler essere troppo prudenti o scaramantici – ha commentato Gay – sembra che, dopo due mesi con il segno positivo davanti, si possa finalmente parlare di ripartenza. Occorre, da parte di noi imprenditori, il massimo slancio e la massima responsabilità per il futuro, ma ci vuole anche il massimo impegno da parte delle istituzioni e di chi ci governa per dare certezza e supportare lo sviluppo del mondo delle imprese, che sono quelle che portano benessere e occupazione».

IL COMMIATO DI ZAMÒ - «Sono orgoglioso di aver rappresentato una delle territoriali giovani più attive di Italia e un territorio così ricco di valori. Avevamo iniziato questo mandato sostenendo come fosse il tempo dell'azione direi che di azioni ne abbiamo intrapresi, come dimostrano i numeri.  Auguro a chi mi succederà – ha proseguito Zamò - di poter mettere la stessa energia, passione e capacità di sognare del nostro Gruppo».
Nel chiudere l’intervento, Zamò ha evidenziato come i Giovani Imprenditori non debbano mai perdere di vista spirito critico e apertura al confronto uniti da passione e sana incoscienza. «Dobbiamo sempre avere la capacità di sognare mantenendo i piedi per terra!».