24 aprile 2024
Aggiornato 15:00
L’esempio

Il coraggio di Laura protagonista alla Unesco Cities Marathon

La ventenne, che ha subito l’amputazione di una gamba in seguito a un grave incidente, sarà al via della maratona in programma il 29 marzo tra Cividale, Palmanova e Aquileia

UDINE – Un esempio di coraggio. Una dimostrazione di come la vita possa andare avanti anche dopo una  dramma emotivo e fisico. Lei è Laura Bassi. Apparentemente una ragazza come le altre. In realtà una giovane che è riuscita a reagire dopo essere rimasta coinvolta, il pomeriggio del 22 giugno 2014, in un terribile incidente stradale all’altezza di Gemona, in seguito al quale hanno perso la vita tre persone, tra cui il suo fidanzato Marco. Sopravvissuta alle gravissime ferite, Laura ha però perso una gamba, iniziando un lungo percorso di riabilitazione con sedute di cure costanti all’istituto Gervasutta di Udine.

LA SFIDA DI LAURA - La ragazza, originaria di Cussignacco, non si è persa d’animo e a vent’anni ha voluto intraprendere una nuova sfida per tutti coloro che, come lei, hanno vissuto un trauma invalidante.
Lo farà da subito partecipando alla Unesco Cities Marathon, la maratona in programma domenica 29 marzo tra Cividale, Palmanova e Aquileia. Correrà per un breve tratto, accompagnata dallo scienziato friulano di fama mondiale Mauro Ferrari, esperto di nanotecnologie in campo medico e presidente del Methodist Research Institute di Houston in Texas.

MAI PERDERSI D’ANIMO - «Quand’ero ancora in terapia intensiva – ha spiegato Laura Bassi in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’evento - ho avuto la fortuna di conoscere Mauro Ferrari che, insieme alla moglie Paola, è venuto a farmi visita e mi ha incoraggiata a guardare avanti, parlandomi di sport e di tante belle iniziative che avrei potuto portare a termine una volta uscita dall’ospedale. L’Unesco Cities Marathon era un appuntamento che ci siamo dati, sono felice di parteciparvi».
Per questa iniziativa Laura ha già ricevuto il supporto di molte persone, come anche dell’azienda di cui è dipendente, la Hypo Alpe Adria Bank, che ha organizzato una propria squadra di maratoneti per accompagnarla.

SOLO L’INIZIO – Dalla decisione di Laura è nata anche una pagina Facebook che ha già registrato oltre 1.600 adesioni, testimonianza di questo grande progetto di coraggio e determinazione.
L’intenzione di Laura è di creare qualcosa di duraturo per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle problematiche vissute dalle persone che subiscono menomazioni fisiche. Lo stesso Mauro Ferrari, assieme alla moglie Paola, l’ha voluta quale primo presidente della Achilles Foundation di Udine, l’organizzazione benefica che si occupa del recupero di persone che si trovano in condizioni particolarmente difficili.