20 aprile 2024
Aggiornato 10:30
La corsa verso il 2018

Tondo boccia Serracchiani e rilancia la fiscalità di vantaggio

L’ex governatore critica le riforme di Sanità ed Enti locali, riabilita il patto Tondo-Tremonti e lancia Italia Unica in Fvg. Darà il suo contributo in vista delle prossime elezioni regionali, ma senza velleità di candidatura

UDINE - Boccia la politica di Debora Serracchiani e le sue riforme. Rilancia il tema della fiscalità di vantaggio per risollevare le sorti del Fvg, riabilitando il patto con l’ex ministro Tremonti. Tiene a battesimo la componente friulana di ‘Italia Unica’ mettendo a disposizione la sua esperienza ma senza velleità di candidatura. Renzo Tondo, ex governatore del Fvg e attuale capogruppo di Autonomia Responsabile in Consiglio regionale, ha parlato di chi governa il Fvg oggi, presentando un’alternativa politica e una proposta per dare un impulso al territorio regionale.

LE RIFORME – Due anni sono sufficienti per tirare una linea e dare un giudizio sull’amministrazione Serracchiani. «La valutazione non può che essere negativa – ha chiarito Tondo –. In questi due anni si è chiacchierato molto e si è fatto davvero poco. Le uniche due riforme varate hanno lasciato più ferite che altro, con gli operatori sanitari e amministratori che continuano a lamentarsi. La vera emergenza, in questo momento – ha aggiunto – è il lavoro, che avrebbe potuto essere risolta con una grande politica sulla fiscalità di vantaggio, ma Serracchiani ha preferito lasciarla chiusa in un cassetto». L’ex governatore, facendo riferimento alla situazione economica del Fvg («è peggio di come l’abbiamo lasciata») e a una presunta involuzione democratica della politica («Serracchiani e Renzi cavalcano un populismo mediatico molto spiccato»), è tornato a parlare di riforme. Partendo da quella della Sanità. «E’ una riforma che non è governata – ha attaccato – che aggredisce gli ospedali e intasa i pronto soccorso, basando tutto su medici di base». Non va meglio per la riforma degli Enti locali, ritenuta inadeguata perché non condivisa con i territori e causa di un irrigidimento del sistema.

IL LAVORO – Tondo ha iniziato il suo ragionamento sul lavoro con una stoccata alla giunta regionale. «Si è dimostrata incapace sul tema. Ha messo a disposizione 30 milioni di euro in tre anni per le politiche attive del lavoro ma senza una proposta per spendere queste risorse. Non c’è una legge, non c’è un regolamento. Se Serracchiani non è in grado di fare proposte su questo tema, almeno tenga conto di quelle fatte dall’opposizione». Tondo ha indicato nella fiscalità di vantaggio la strada per ridare slancio al Fvg, facendo ripartire l’economia e il sistema delle imprese. «Se la fiscalità di vantaggio è uno strumento possibile – ha chiarito – il merito è del tanto bistrattato patto Tondo-Tremonti, che io continuo a difendere. I soldi per realizzare la fiscalità si possono trovare avviando un restyling complessivo della politica regionale, partendo dalla cancellazione dei contributi a pioggia. A questo proposito – ha sottolineato – chiederò a tutte le forze di opposizione di avviare un percorso comune per arrivare alla stesura di una proposta unitaria». A sostegno della bontà del progetto di fiscalità di vantaggio, Tondo ha citato la Provincia Autonoma di Bolzano, dove sta diventando realtà il ‘residuo fiscale’, «metodo scientifico – ha detto l’ex governatore – per determinare il costo medio di un cittadino, da cui partire per intavolare una trattativa con lo Stato».

L’AFFONDO A SERRACCHIANI - «In Fvg c’è un problema politico – ha dichiarato Tondo – essere contemporaneamente presidente della Regione e vicesegretario facente funzioni del Pd è una situazione di incompatibilità che andrebbe risolta. Così non si fanno gli interessi della regione».

ITALIA UNICA – Tondo ha confessato di aver risposto alla chiamata di Passera per un «debito di stima» nei confronti dell’ex ministro, maturato ai tempi del rinnovo del commissariamento della Terza Corsia, «quando Serracchiani e Rosato hanno cercato di fare lobby contro il sottoscritto, allora presidente della Regione, e contro gli interessi del Fvg». «Italia Unica – ha evidenziato Tondo – si propone come alternativa al pensiero unico che si sta diffondendo con il governo Renzi».
Un nuovo soggetto politico aperto al confronto e alle alleanze con le forze di centrodestra «Non sono preoccupato dalla crisi attuale del centrodestra – ha concluso Tondo – nel momento delle scelte sono convinto che sapremo serrare le file e trovare un’intesa». Con Tondo candidato? «La rivincita mi piacerebbe – ha assicurato l’ex governatore – ma non sarà possibile. Innanzitutto perché Serracchiani non ci sarà, visto che taglierà la corda appena possibile. In secondo luogo perché in politica serve un ricambio. Sono pronto, però a mettere a disposizione la mia esperienza».  Insieme a Tondo, alla presentazione di Italia Futura c’erano Daniele Abramo, Christian Vendetta, Alex Basso e Giancarlo Venier.