18 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Piccola Patria

Festa del Friuli: le celebrazioni a Cividale il giorno di Pasquetta

La Provincia coordina le celebrazioni. Il presidente Fontanini: «Il 3 aprile non è una sagra: è una festa che richiama momenti storici, accaduti, e sui quali il popolo friulano fonda la sua identità e quindi la sua dignità»

UDINE – Ricorre oggi, 3 aprile, la Festa del Friuli. Sono una quarantina gli appuntamenti in programma per celebrare il periodo in cui il popolo friulano, tra il 1077 e il 1420, sperimentò una forma di autogoverno molto all’avanguardia per l’epoca. Il cartellone delle tante iniziative organizzate sul territorio da Comuni, associazioni, realtà culturali è stato presentato a palazzo Belgrado, sede della Provincia di Udine.

IL CLOU A PASQUETTA - A coordinare il programma che vivrà il suo momento clou nella mattina del Lunedì di Pasqua (6 aprile) a Cividale del Friuli con le celebrazioni ufficiali, la Provincia di Udine, in prima linea nell’organizzazione della festa da oltre dieci anni. A soffermarsi sull’attualità della ricorrenza e sui principali appuntamenti è stato il presidente, Pietro Fontanini. «Quest’anno le cerimonie di rito si svolgono in una città centrale per la nostra storia: Cividale che fu sede patriarcale dal 733 al 1238. Nel programma (l’alza bandiera, la Santa Messa in Friulano, la lettura della bolla dell’imperatore Enrico IV, i discorsi ufficiali) renderemo anche omaggio alla cattedra patriarcale: il trono dove il patriarca riceveva l’investitura temporale da parte dell’imperatore. Un simbolo ancora apprezzabile, così come lo sono il Duomo e il Castello di Udine, ma anche la Basilica di Aquileia, di un periodo storico importantissimo per il popolo friulano. Non si tratta di invenzioni: lo stato patriarcale è documentato e ancora parla di sé».

IL SIGNIFICATO DELLA FESTA - Fontanini ha manifestato apprezzamento per la recente approvazione della legge che istituisce la festa del 3 aprile quale ricorrenza regionale ma anche un certo disappunto per il budget collegato.  «Le risorse sono state ricavate dai finanziamenti alle Pro Loco ma il 3 aprile non è una sagra: è una festa che richiama momenti storici, accaduti e sui quali il popolo friulano fonda la sua identità e quindi la sua dignità». Quale anteprima delle cerimonie ufficiali di Pasquetta, venerdì 3 aprile,  la Provincia consegnerà ai Comuni di Cividale e Montenars  la Sacra Bibbia in lingua friulana nelle prestigiose edizioni Ribis uscita nel 1984.

IL PROGRAMMA DI CIVIDALE - Pronta a ospitare l’importante evento di lunedì la città di Cividale. «Contribuiremo con un programma di iniziative collaterali di profilo storico e culturale – ha affermato il primo cittadino Stefano Balloch – alla manifestazione che approfondisce e valorizza un momento centrale della storia del Friuli e di quella di Cividale».
Il Lunedì di Pasqua le cerimonie prenderanno il via alle  9.45, al Centro Civico Belvedere con il raggruppamento del corteo che, accompagnato da sbandieratori e dai musicisti ‘Leon Coronato’ di Spilimbergo, raggiungerà dal ponte del diavolo la piazza del Duomo. Qui, alle 10.15, è in programma l’alza bandiera  del  Friuli a cura del Gruppo degli Alpini di Cividale. Alle 10.30 in duomo sarà celebrata la Santa Messa in friulano officiata dai rappresentanti delle tre diocesi del Friuli, accompagnata dai canti del coro ‘Antonio Foraboschi’. Alle 11.30 omaggio alla cattedra patriarcale nel Museo Cristiano e del Tesoro del Duomo; alle 12, dopo la lettura della bolla imperiale, spazio agli interventi delle autorità e all’esibizione del coro ‘Antony David Liberale’, che eseguirà canzoni in friulano. Nel pomeriggio il programma prevede il tradizionale «Zûc dal truc» in diverse piazze della città di Cividale.