26 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Festività

A Pasqua vince la tradizione! Lo confermano i ristoratori di Udine

Asparagi, “sclopit”, “erbette primaverili”, agnello e capretto, il tutto accompagnato sempre da un buon vino della regione

UDINE - Oramai Pasqua è alle porte. Siete ancora indecisi sul da farsi? A Udine sarà difficile (ma certamente non impossibile) trovare ancora posti liberi per il pranzo. Proprio così. Passeggiando fra i vicoli della città abbiamo chiesto ad alcuni ristoratori a che punto sono le prenotazioni per le festività pasquali. La risposta? Tutto esaurito. Al massimo ancora pochi coperti a disposizione. Il telefono però continua a squillare e c’è chi è ancora alla ricerca.

ALCUNI LOCALI DEL CENTRO - Girovagando da un capo all’altro del centro storico abbiamo fatto quattro tappe: prima siamo passati alla «Trattoria Al Chianti», qualche centinaio di metri e ci siamo ritrovati all’«Osteria Ex-Provinciali». Proseguendo abbiamo fatto una puntata al ristorante «Vitello d’oro» per concludere il tour all’Hostaria «Alla Tavernetta».

PAROLA D’ORDINE. TRADIZIONE - Tutti ci hanno confermato una cosa: la tradizione vince. I menù pasquali che ci hanno raccontato – quasi tutti alla carta - sono stati costruiti seguendo proprio le antiche ricette. I piatti propongono prelibatezze locali e di stagione. Troviamo gli asparagi, lo «sclopit», le «erbette primaverili», il tutto accompagnato sempre da un buon vino della regione. Manca qualcosa? Si. Il folclore vuole in tavola anche il capretto o l’agnello. Nonostante le polemiche – che come tutti gli anni affiorano in questo periodo e che possiamo leggere ovunque – la gente vuole ancora celebrare la Pasqua gustando i tipici piatti pasquali. Un pizzico di fantasia negli abbinamenti e nelle proposte certamente non manca, ma la tradizione resiste e paga.