19 aprile 2024
Aggiornato 15:00
La risposta alla lettera di Serracchiani

Il ministro Alfano rassicura: «Con l’Expo non saranno sguarniti i confini del Fvg»

Dal Viminale arriva la conferma che dal 15 maggio i poliziotti friulani dislocati all’aeroporto di Bergamo faranno ritorno in regione

UDINE - «I dispositivi di controllo alle frontiere nordorientali non saranno indeboliti dalle esigenze di sorveglianza dell'Expo di Milano. Gli organici, infatti, saranno reintegrati e il personale sarà organizzato nel territorio a cavallo del Friuli Venezia Giulia, attivando pattugliamenti congiunti italo-austriaci lungo gli assi ferroviari e stradali in funzione di contrasto all'immigrazione clandestina». E' l'informativa trasmessa dal ministro degli Interni, Angelino Alfano, alla presidente della Regione, Debora Serracchiani, in risposta alla ‘forte preoccupazione’ manifestata in una lettera in cui la presidente sollecitava una concreta risposta da parte del Governo.

Le rassicurazione del ministro Alfano
Come ha riferito il ministro, al fine di potenziare gli uffici di polizia di frontiera negli aeroporti lombardi in vista di Expo, sono state recentemente distolte 130 unità, con rotazione quindicinale e fino al 31 ottobre, da tutti i settori di frontiera terrestre con Francia, Svizzera, Slovenia e, in misura minore, Austria. In particolare dalla provincia di Udine sono state distolte 54 unità su un organico complessivo di 689. Tuttavia questa riduzione di organico, secondo il Viminale, non è destinata a ridurre i dispositivi di controllo, grazie all'avvio di pattugliamenti misti e in virtù del fatto che già il prossimo 15 maggio, agli scali aeroportuali lombardi,  sarà assegnato un contingente di forze dell'ordine di nuova nomina. In questo modo sarà possibile far rientrare in servizio nel Friuli Venezia Giulia buona parte del personale di Polizia già dislocato.

Serracchiani torna sulla lettera
«Non vogliamo creare allarmismi, non vogliamo approfittare di questa situazione per fare propaganda elettorale: il nostro unico obiettivo consiste nel voler mettere in sicurezza le nostre frontiere e dare rassicurazioni ai nostri cittadini», ha detto la presidente, ricordando le ragioni per cui si è rivolta al ministro degli Interni.