18 aprile 2024
Aggiornato 05:00
Azione destinata a far discutere

Forza Nuova “usa” il 25 aprile per una campagna contro banche e sistema finanziario

Affissi volantini per le strade di Udine che invitano il popolo friulano a unirsi contro «la moderna dittatura del sistema finanziario». «Il nostro intento è stimolare, non provocare», assicura il segretario cittadino Lorenzo Mestroni

UDINE - La provocazione arriva nel giorno simbolo della Resistenza, il 25 aprile. Una scelta non casuale, quindi, quella di Forza Nuova Udine, il partito di destra estrema che prendendo in prestito il termine ‘Liberazione’, lo declina per lanciare un messaggio contro le banche e il sistema finanziario. ‘25 Aprile: liberiamo l'Italia dai banchieri e i loro servi’: questo il testo del volantino apparso in questi giorni per le strade del capoluogo friulano. Una mancanza di rispetto verso i valori che il 25 aprile si porta dietro? Non per Fn, che sceglie di declinare le due parole chiave del 25 aprile, libertà e resistenza, non più solo in un’ottica storica ma socio-economica. Una posizione che, certamente, è destinata a far discutere, non tanto per i contenuti della protesta, quanto per la scelta di un partito di destra di reinterpretare il significato di un giorno considerato ‘intoccabile’ come il 25 aprile.

Le motivazione del gesto spiegate da Mestroni
Il segretario cittadino Lorenzo Mestroni spiega il senso del gesto: «Il 25 Aprile porta dentro di sé due parole chiave, che sono resistenza e libertà. Escludendosi dall'inutile e anacronistica dicotomia fascisti-antifascisti, Forza Nuova Udine ha voluto utilizzare le due parole chiave della Resistenza, non più in un ottica storica, ma socio-economica, come invito a tutti gli italiani, a prescindere dal colore politico, a unirsi contro la moderna dittatura del sistema finanziario. Il nostro intento è stimolare, non provocare», assicura Mestroni.

Libertà intesa come ritorno della sovranità dello Stato
«Siamo chiamati a porgere l'attenzione e il nostro spirito combattivo - chiarisce Mestroni - verso un nemico esistente, fatto di burocrati, banchieri e politicanti venduti. La libertà oggi è riottenere la sovranità dello stato, perché se i cittadini non riconquisteranno la sovranità, monetaria in primis, le generazioni future non avranno altra scelta che quella tra il suicidio e la disperazione. Qui ne va del nostro futuro: ai vertici della banca centrale e ai loro tirapiedi, andrebbe riservata una seconda Norimberga! Siamo di fronte a falso in bilancio, truffa, usura, associazione a delinquere e istigazione al suicidio, poiché - conclude il segretario di Forza Nuova Udine - la banca stampa e addebita il denaro che non è di sua proprietà rendendo impossibile la puntualità dei pagamenti. E quando uno non può pagare, non è una persona stupida o disonesta, bensì vittima di un sistema criminoso».