27 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Flusso continuo

Fermato un passeur. Qualche giorno fa aveva forzato un posto di blocco

Arrestato un uomo di cittadinanza indiana, che ha portato in Italia 4 pakistani. Ogni giorno polizia e carabinieri intercettano gruppi di migranti, una parte dei quali trova riparo nella stazione di Boscoverde. La Lega non ci sta e interroga

TARVISIO – Continua la tratta di clandestini in Alto Friuli. Questa volta è toccato alla polizia di Frontiera intercettare un passeur e i quattro pakistani che tentava di far entrare in Italia dall’ex valico di Coccau. L’uomo, S.G. di 35 anni, qualche giorno fa aveva forzato un posto di blocco dei carabinieri di Tarvisio dopo aver scaricato altri cinque clandestini, questa volta afghani. E’ stato quindi arrestato e portato nel carcere di Udine. I quattro pakistani, invece, privi di documenti, sono stati riconsegnati alle autorità austriache. Dall’inizio dell’anno, sono oltre 400 i migranti fermati nel Tarvisiano, protagonista di un flusso via terra che pare interminabile.

L’operazione di controllo del territorio
In attesa che le pattuglie miste italo-austriache entrino in azione (non hanno ancora cominciato a operare e già ci sono polemiche per il fatto che saranno operative solo due giorni a settimana e non potranno utilizzare le armi da fuoco se non per difendersi), a farsi carico del controllo dei confini sono gli agenti dei carabinieri della stazione di Tarvisio e della polizia di frontiera. E’ stata proprio quest’ultima a fermare la Bmw condotta dal passeur di nazionalità indiana. Dopo una serie di controlli, è emerso che l’uomo, qualche giorno prima, aveva forzato un posto di blocco dei carabinieri con la stessa auto. La pattuglia di poliziotti, quindi, ha cominciato a setacciare la zona alla ricerca di clandestini, imbattendosi, nei pressi dell’uscita autostradale di Tarvisio Nord, nei quattro cittadini pakistani.

Migranti in stazione e la Lega interroga
Una parte di questi migranti che giunge in Italia via terra, dopo essere stata fermata, utilizza ogni mezzo possibile per raggiungere la Questura di Udine e formalizzare la richiesta di asilo politico. Nell’attesa di un treno che da Tarvisio li conduca a Udine, non è raro trovare persone accampate nelle stanze semi-deserte della stazione ferroviaria di Tarvisio Boscoverde. A questo proposito, i consiglieri comunali della Lega Nord, Stefano Mazzolini, Christian Moschitz e Mauro Zamolo hanno presentato un’interrogazione al sindaco di Tarvisio, Renato Carlantoni. «Siamo di fronte a una situazione indecente – commenta Mazzolini –. Indecente per queste persone, costrette a dormire sul pavimento di una stazione, indecente per la comunità di Tarvisio, costretta a subire flussi di clandestini continui. Bisogna assolutamente trovare un rimedio e anche per questo abbiamo presentato un’interrogazione al sindaco per capire se abbia informato prefetto e forze dell’ordine su quanto sta accadendo, e che misure intenda adottare per ridare sicurezza al nostro territorio».