19 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Intensificati i controlli sanitari

C’è il circo Orfei in città: scatta la protesta degli animalisti

Doppio presidio, nella giornata di domenica, davanti al tendone montato vicino allo stadio. Sotto accusa l’utilizzo degli animali negli spettacoli e la concessione di contributi pubblici. Ma il Comune, seppur contrario, non può fare nulla per vietarli

UDINE - E’ andata in scena, nel piazzale dello stadio Friuli, la protesta degli animalisti contro il circo di Rolando Orfei. Un gruppo di una trentina di persone ha organizzato un presidio pacifico con bandiere, striscioni e cartelli per dire no all’utilizzo di animali durante gli spettacoli circensi. Il Comune di Udine assicura che i controlli sono stati intensificati, e chi al circo Orfei ci lavora, fatica a comprendere le ragioni della protesta. «Da noi gli animali sono trattati bene», spiega un inserviente.

La protesta scatta nel pomeriggio di domenica
Gli Animalisti Italiani e i rappresentanti della Lav sono arrivati nel piazzale dello stadio attorno alle 15.30 e alle 17.30, in concomitanza con l’inizio degli spettacoli. Un presidio organizzato con decine di cartelli, vigilato a distanza da polizia e carabinieri. «Contestiamo il modo in cui gli animali sono tenuti, in stato di detenzione, e in cui sono addestrati, con violenze e costrizioni - afferma Maria Da Broi di Animalisti Italiani -. Protestiamo, inoltre, perché i circhi con gli animali ricevono finanziamenti pubblici: soldi delle nostre tasse che finanziano questo tipo di spettacoli primitivi. Andrebbero privilegiati i circhi che mostrano solo  le abilità umane». Un’altra animalista aggiunge: «Invitiamo i cittadini a informarsi, affinché spieghino, soprattutto ai bambini, le condizioni di detenzione degli animali, che non si divertono al circo, ma soffrono. Sono certa che dopo non ci sarebbero più spettatori per questi show medievali».

La replica dei circensi
Eppure, nonostante i dubbi sollevati dagli animalisti, alle casse del Circo Orfei c’è la fila. Molte le famiglie con bambini che hanno deciso di trascorrere la domenica pomeriggio godendosi lo show offerto da Rolando Orfei. Uno degli inserventi del circo, che da lontano osserva il presidio, dice: «Non capisco le ragioni della protesta, visto che gli animali non sono maltrattati ma tenuti bene. Anche perché rappresentano un valore aggiunto per il nostro spettacolo: sarebbe controproducente maltrattarli».

La posizione del Comune di Udine
«Udine è una città che tutela gli animali nel rispetto della loro natura. Una natura che non comprende il loro utilizzo negli spettacoli da circo, dal momento che, a nostro parere, strumentalizzare gli animali per uno spettacolo non è di certo educativo soprattutto per i bambini. Detto questo, le norme dello Stato non consentono di vietare l'attendamento di circhi per il solo fatto che utilizzino animali negli spettacoli e, pertanto, l'unica cosa che, come amministrazione, possiamo fare è garantire controlli accurati, il rispetto delle regole a tutela sia degli animali, sia degli spettatori». Così l'assessore comunale con delega ai Servizi Veterinari, Cinzia Del Torr, a cui gli animalisti si sono rivolti chiedendo l'adozione delle linee guida Cites.
Due, fino a ora, le riunioni convocate per la Commissione Pubblico spettacolo, una direttamente nel luogo dell'attendamento, presiedute dall'assessore comunale alle Attività economiche e Turistiche, Alessandro Venanzi. «Insieme con tutti i componenti della Commissione - afferma Venanzi - abbiamo verificato la documentazione facendo molta attenzione al controllo e alla certificazione degli animali presenti. Abbiamo inoltre imposto delle prescrizioni sul fatto che ci fossero due veterinari, uno specializzato per animali esotici e l'altro proveniente dal vicino parco zoo ‘Punta Verde’ di Lignano. Medici che hanno anche effettuato dei controlli a campione sui microchip e sulla provenienza degli animali».