28 marzo 2024
Aggiornato 12:00
Sanità in Friuli

Troppa incertezza sul punto nascita di Latisana: interviene il M5S

Il Movimento ha presentato una mozione per chiedere il mantenimento del servizio e del reparto di pediatria. «Non può essere il mero numero dei parti il fattore determinante nella scelta»

LATISANA - Il Movimento 5 Stelle ha deciso di depositare una mozione - primo firmatario Andrea Ussai - per chiedere di mantenere il punto nascita e il reparto di pediatria a Latisana, «a causa della inaccettabile incertezza sulle sue sorti che si trascina colpevolmente da anni». Ad aggravare ulteriormente il quadro, sono state alcune manovre organizzative adottate nell'ultimo biennio, che hanno depauperato l'organico medico e ostetrico del presidio, insieme a una campagna mediatica poco attrattiva nei confronti del punto nascita. Il risultato finale, per i grillini del Fvg, è stato un peggioramento del clima e delle difficoltà che ogni giorno si trovano a vivere operatori e utenti dell'ospedale di Latisana.

Mantenere il punto nascita a Latisana
«Come M5S –afferma Ussai – siamo fermamente convinti che debba essere mantenuto presso la sede di Latisana il punto nascita assieme alle degenze di pediatria,  di ostetricia e ginecologia. Non può infatti essere il mero numero dei parti il fattore determinante nella scelta di quale punto nascita mantenere tra Palmanova e Latisana. Al contrario – aggiunge – deve essere tenuta in debita considerazione la particolare posizione geografica dell'ospedale di Latisana, che lo pone, al pari di quello di Tolmezzo, come un presidio assolutamente indispensabile della rete ospedaliera regionale, in grado di garantire criteri di equità nell'accessibilità e nella fruibilità dei servizi sanitari per tutti i cittadini del Fvg».

Si rischia il ridimensionamento dell’ospedale
In caso contrario, la chiusura di un servizio basilare per un ospedale di rete quale l'intera area materno-infantile, avrebbe come effetto il ridimensionamento, in poco tempo, di tutto l'ospedale, come è sempre avvenuto in Fvg in casi analoghi (Cividale, Gemona, Maniago, Sacile). In pratica, a detta del M5S, verrebbe messo in discussione un ospedale di rete che attualmente è il quarto in regione come numero di prestazioni e c he per almeno quattro mesi l'anno ha il bacino di utenza più alto dell'intera regione.
«Siamo altresì convinti – conclude Ussai – che questa scelta di politica sanitaria regionale non possa essere affidata a un direttore generale o a qualche tecnico, ma che debba essere la politica ad assumersi la responsabilità di decidere seguendo il buon senso e l'interesse collettivo, prescindendo dalla convenienza o dall'appartenenza partitica».