18 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Emergenza immigrazione

L'assessore Telesca esclude emergenze sanitarie legate alla scabbia

Rispondendo a De Anna e Sibau, la componente della giunta Serracchiani esclude problemi legati all'arrivo di migranti in Fvg. «I casi di scabbia realmente accertationo molto limitati e trattati senza conseguenze per il resto della popolazione». Escluse anche corsie preferenziali nei Pronto soccorso

UDINE - «La maggior parte dei profughi giunti in Italia - ha assicurato l'assessore - è in buone condizioni di salute e, a seconda del tipo di accoglienza, entra in ogni caso a fare parte di un programma sanitario mirato a tutelare la salute pubblica». A dirlo è l’assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca, rispondendo in Consiglio regionale alle perplessità sollevate dai consiglieri di Forza Italia e di Autonomia Responsabile Elio De Anna e Giuseppe Sibau. «I casi di scabbia realmente accertati - ha quindi minimizzato l'assessore - sono molto limitati, prontamente individuati e trattati senza conseguenze per il resto della popolazione».

Niente corsie preferenziali nei Pronto soccorso
«L'accesso al sistema 118 ed al Pronto Soccorso - ha evidenziato Telesca, riferendosi ancora alle presunte quanto smentite corsie preferenziali che sarebbero state riservate agli extracomunitari - è regolato da precisi e codificati criteri di Triage finalizzati alla corretta individuazione delle situazioni di rischio clinico e all'attribuzione delle priorità. L'operatore sanitario - ha ricordato l'assessore - è chiamato a rispondere di tali procedure indipendentemente dall'iscrizione o meno della persona al servizio sanitario regionale».
Non risultano, quindi, comportamenti inappropriati in termini di attribuzione di priorità e di attivazione di percorsi diagnostici o terapeutici non motivati da oggettivi criteri clinici in favore di cittadini extracomunitari nell'ambito del sistema dell'emergenza-urgenza del Fvg (118, Pronto Soccorso, Medicina d'Urgenza)

Nel 2014 visitati 30 mila extracomunitari nei Pronto soccorso
«Nel 2014 - ha precisato Telesca - sono stati registrati 433.789 accessi ai Pronto soccorso della regione. Di questi solo 30.177 hanno riguardato cittadini extracomunitari senza permesso di soggiorno».
Secondo le normative vigenti, ha comunque spiegato l'assessore a De Anna che si informava in merito, esistono due linee di rimborso delle prestazioni sanitarie erogate a pazienti senza permesso di soggiorno. Una è basata sulla stima dei presenti ed è ricompresa nei decimi, l'altra riguarda le prestazioni urgenti e passa da uno specifico fondo del ministero degli Interni che, a quanto risulta, sta liquidando le fatture presentate dalle aziende sanitarie.