28 marzo 2024
Aggiornato 12:00
Economia friulana

Tonon promuove Serracchiani e le sue riforme, difendendo la Specialità

Bilancio di metà mandato per il presidente di Confindustria Udine. Dai dati diffusi emerge una lieve inversione di tendenza, ma parlare di ripresa è prematuro. Giudizio sospeso per gli effetti del Jobs Act

UDINE – Qualcosa di positivo c’è: gli effetti del Jobs Act sull’occupazione, i numeri dell’export, una lieve crescita del Pil. Ma dopo aver toccato il fondo a causa del perdurare della crisi, il sistema economico del Fvg e della provincia di Udine in particolare, si appresta, non senza fatica, a risalire. Il presidente di Confindustria Udine, Matteo Tonon, si dice ottimista in tal senso, presentando l’andamento dell’economia friulana a due anni dal suo insediamento alla guida dell’associazione degli industriali. Parla un po’ di tutto Tonon: di riforme, di politica, di occupazione, di specialità.

I numeri dell’andamento regionale
Qualche segnale di ripresa, come detto, c’è: il Pil del Fvg, nel 2015, dovrebbe crescere dello 0,8%, raggiungendo quota 1,4% nel 2016. Anche il valore aggiunto si prevede in crescita, soprattutto per l’industria (+0,9% nel 2015) e per le costruzioni (-1% nel 2015 ma +2,4% nel 2016). Resta difficile la situazione dell’occupazione, con 23.580 lavoratori in meno nel 2014 rispetto al 2008 (-4,5%), appartenenti prevalentemente ai comparti del manifatturiero (meno 12.923, -9,5%) e delle costruzioni (meno 6.553, -17,2%). Il tasso di disoccupazione tocca l’8% nella fascia d’età tra i 15 e i 64 anni e addirittura il 27,1% in quella tra i 15 e i 24, quando l’andamento naturale, in provincia di Udine, dovrebbe assestarsi attorno al 3%.

In ripresa la produzione industriale in provincia di Udine
Il numero di imprese attive tra il primo trimestre 2015 e lo stesso periodo del 2014 registra un calo dell’1,5%, passando da 45.254 a 44.587. A diminuire sono, in particolare, il manifatturiero (-1,5%) e le costruzioni (-1,9%). In ripresa, però, la produzione industriale, con un +3,9%, e le vendite, con un +2,3%.  A crescere, nel primo trimestre 2015, sono anche i contratti a tempo indeterminato (+46%) e le esportazioni (+4,4%).

Le riflessioni di Tonon
Comincia dalla fotografia di quanto la crisi abbia inciso sul sistema economico nazionale, il presidente Tonon: l’indice di produzione industriale è sceso, negli ultimi anni, di 25 punti. «Siamo risaliti a 24, ancora troppo poco per parlare di un miglioramento effettivo». In tema di occupazione, il numero uno degli industriali friulani preferisce non dare ancora un giudizio: «Esprimiamo un parere positivo su impostazione e metodo del provvedimento, che ci consentirà di allinearci ai principali competitors europei – chiarisce – ma è ancora troppo presto per esprimersi. Aspettiamo l’ultimo trimestre del 2015».
Da Tonon arriva un pollice verso nei confronti della giunta Serracchiani: bene il provvedimento Rilancimpresa, bene l’avvio dei dragaggi a San Giorgio di Nogaro, bene le riforme di Sanità ed Enti Locali. «Il nostro giudizio sul lavoro di Serracchiani e della sua giunta è positivo – assicura –. Abbiamo apprezzato le riforme varate».

La difesa della Specialità
La presa di posizione che non ti aspetti è la difesa della Specialità. «Non siamo voluti intervenire nel dibattito sviluppatosi negli ultimi mesi attorno al tema della Specialità - evidenzia Tonon -. Abbiamo sentito alcune cose buone e molte sciocchezze. Per la nostra Associazione – afferma Tonon – la messa in discussione della Specialità sarebbe un grande pericolo, in quanto questo strumento ha consentito di gestire la trasformazione da un Friuli agricolo a un Friuli industrializzato. Nella nostra Regione la Specialità è stata usata in maniera corretta e pensare di eliminarla creerebbe incertezza nel sistema economico».
Tonon ha chiuso facendo riferimento al reddito di cittadinanza, all'accesso al credito, alla legalità.