20 aprile 2024
Aggiornato 12:30
La proposta

Riccardi: «Eliminare la falla nel sistema dei controlli di incompatibilità»

Il capogruppo di Forza Italia presenta una mozione per evitare il ripetersi di altri casi ‘Marsilio-Agnola’. Per questo chiede l’istituzione di un registro con informazioni dettagliate sui trascorsi degli eletti

UDINE – Istituire una sorta di scheda per ogni consigliere regionale contenente ogni informazione riguardante l’attività in associazioni, consigli di amministrazione, fondazioni. Non solo. In questo 'registro' dovranno essere indicati anche sovvenzioni o contributi concessi e in qualche modo destinati a parenti fino al quarto grado o a conviventi. A chiederlo è il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Riccardo Riccardi, che ha presentato una mozione a tale riguardo. Tutto nasce dall’incompatibilità segnalata ai consiglieri del Pd Enzo Marsilio ed Enio Agnola per i loro incarichi alla guida di cooperative di alberghi diffusi (cooperative finanziate dalla stessa Regione).

Le richieste di Riccardi
«Tre richieste, chiare e inequivocabili alla presidente della Regione per rendere più trasparente quello che in questi giorni sta apparendo decisamente opaco i casi di incompatibilità che hanno coinvolto due consiglieri del Partito Democratico – afferma Riccardi –. La prima di queste proposte corrisponde all'impegno di pubblicare sul sito della Regione ogni informazione di cui l'ente è in possesso riguardante consiglieri, assessori e presidente. In particolare mi riferisco all'attività di amministrazione e di rappresentanza svolte nel triennio precedente l'inizio del mandato e nel corso del mandato stesso, ivi compresa la partecipazione a organismi di amministrazione e di controllo delle imprese, associazioni, fondazioni o altri soggetti giuridici, anche se a titolo gratuito; inoltre le informazioni richieste – aggiunge –  riguarderanno anche gli atti di natura autorizzativa di cui i consiglieri siano stati beneficiari o i loro parenti affini entro il quarto grado e conviventi: quindi sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari e attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere compresi gli incarichi di natura professionale collegabili all'attività politico amministrativa».

Una mozione contro nuove falle nel sistema
L’intendo di Riccardi e di Forza Italia è evitare che, in futuro, possano emergere nuovi casi ‘Marsilio-Agnola’, fissando i paletti di un'operazione di trasparenza finalizzata a togliere ulteriori dubbi sui casi di incompatibilità emersi in questi giorni, che per il forzista «hanno messo in evidenza una falla sia nei controlli, che nei processi di autocertificazione dei consiglieri stessi».
Chiude Riccardi: «Non abbiamo intenzione di attivare un processo inquisitorio per fini strumentali, perché questo atteggiamento non è mai stato nelle nostre corde. Il fine invece è trovare una convergenza in Consiglio per dipanare ogni altro dubbio o, peggio ancora ogni sospetto, che riguardi chi, prima di far parte dell'assemblea regionale, abbia sottoscritto un'inequivocabile dichiarazione che separava gli interessi personali e privati dalla funzione di rappresentanza degli interessi generali. Il che non è certo una cosa da poco, come qualcuno in queste ore invece ha voluto far credere».