19 aprile 2024
Aggiornato 21:00
C’è il problema delle case sfitte

Riparte il mercato immobiliare in Fvg: +0,8% nel 2015

In Fvg, nel 2015, prevista una crescita delle compravendite residenziali. A Udine si passerà dalle 4.250 alle 4.300. Dal 2007 a oggi i prezzi delle case sono scesi del 25%. L'analisi del presidente Fiaip Piccoli

UDINE - Il comparto immobiliare riparte dopo 9 anni di grande difficoltà. Le transazioni, ovvero i contratti di compravendita, hanno finalmente segnato un dato positivo nel 2014 rispetto al 2013 e il trend dovrebbe confermarsi anche nel 2015. Il mattone, insomma, tornerà protagonista degli investimenti economici, «anche se – sottolinea il presidente della Fiaip Fvg, Leonardo Piccoli, nel corso della presentazione del Borsino Immobiliare – la fiscalità è ancora pesante e in particolare troppo variabile. L’acquirente ha il diritto di conoscere con certezza quanto incide il carico fiscale. E’ un diritto sacrosanto! Vi è poi l’altro problema legato al cambiamento demografico. Questa Regione – evidenzia – ha dei dati ancora delicati per quanto attiene alla natalità, alla mortalità e all’età media dei propri residenti».

Le compravendite residenziali dimezzate in 10 anni
Le compravendite residenziali in Italia, dal 2006 a oggi, si sono dimezzate, passando dalle 845 mila di nove anni fa alle 425 mila previste per l’anno in corso (il punto più basso è stato toccato nel 2013 con 403 mila transazioni). Solo in Fvg il comparto delle compravendite residenziali ha perso nel triennio 2012-2014 1,5 miliardi di euro. Ora si registra una lieve inversione di tendenza, pari allo 0,8%. In Friuli Venezia Giulia si passerà dalle 9.591 transazioni del 2013 alle 9.800 del 2015, suddivise tra Gorizia (1.100 compravendite), Pordenone (2.000), Trieste (2.400) e Udine (4.300, +50 rispetto al 2014).
C’è però un dato che fa riflettere e su cui pone nuovamente l’accento la Fiaip. Le unità residenziali in Fvg sono circa 717 mila. Ma solamente 563 mila sono abitate da nuclei familiari. Questo vuol dire che, tolte le seconde case turistiche, circa 100 mila unità sono in attesa di famiglie. «L’approvazione da parte della Regione del bando per il recupero, la riqualificazione o il riuso del patrimonio immobiliare privato avvenuta all’inizio di quest’anno – sottolinea il presidente Piccoli - rappresenta una prima sostanziale risposta alle esigenze dei cittadini e tendono al rilancio del settore. Da parte nostra vi è l’appoggio a rifinanziare al più presto questo bando».

I prezzi nel dettaglio
Le banche, dopo aver messo in sicurezza i propri bilanci, finalmente hanno riaperto il credito nei confronti di famiglie e aziende. A confermarlo il dato sui mutui: erogati nel 2014 300 milioni di euro di mutui, +4,9% rispetto all’anno precedente. L’incidenza dei mutui sulle compravendite abitative è la più alta del Nord: 51,8%, a seguire la Lombardia con il 48%.
Viceversa, i prezzi dal 2007 a oggi hanno segnato un calo costante e si stanno armonizzando dopo aver perso circa il 25% di valore patrimoniale (una forbice che si allarga però quando si parla di immobili anni ’70-’80). Si stima che i prezzi nel 2015 dovrebbero registrare ancora un calo del 3-4%. «Possiamo affermare quindi con certezza – sottolinea Piccoli – che questa è la stagione giusta per pensare all’acquisto. Un acquisto che con i valori patrimoniali di oggi  garantirà sicuramente la tenuta dell’investimento nel tempo».
Quanto costano però le case nuove? Si va dai 3 mila euro al metro quadro in centro a Udine e Pordenone, ai 1600-1.400 euro nella periferia delle quattro province. Tiene molto bene il mercato immobiliare delle località turistiche di mare, mentre cedono un po’ il passo quelle della montagna.