18 aprile 2024
Aggiornato 15:30
Scontro politico

Riccardi provoca Serracchiani: «I migranti negli alberghi diffusi dei consiglieri Pd»

Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale lancia una proposta a metà strada tra serio e faceto, con l'obiettivo di far redimere i dem accusati di aver finanziato le strutture ricettive da loro presiedute con fondi pubblici

UDINE – A metà strada tra una provocazione e una presa per i fondelli. Forza Italia rialza la testa in Fvg e attacca frontalmente la governatrice Debora Serracchiani e I due dem coinvolti nell’affaire ‘alberghi diffusi’. E’ il capogruppo in Consiglio regionale, Riccardo Riccardi, a uscire allo scoperto, scegliendo Facebook e Twitter per lanciare l’offensiva.

I profughi negli alberghi diffuse finite nell’occhio del ciclone
«Facciamo appello all’autorevolezza, alla leadership e alla statura politica della presidente Serracchiani – afferma Riccardi – affinché metta in atto una nostra proposta di buon senso, che andrebbe a soddisfare l’impellente emergenza dei profughi in Friuli Venezia Giulia, consentendo, allo stesso tempo, a quei consiglieri regionali che da amministratori di cooperative hanno beneficiato di contributi regionali per la realizzazione e la gestione dei loro alberghi diffusi, di offrire in maniera nobile e soprattutto gratuita ospitalità e accoglienza ai richiedenti asilo all’interno delle strutture, finanziate da risorse pubbliche. Per la governatrice – precisa il capogruppo di Fi - questa rappresenterebbe un’opportunità strategica per dare al problema dell’immigrazione una risposta concreta, senza perdere tempo ad attaccare i suoi colleghi di Veneto, Lombardia e Liguria per questioni e responsabilità che, come noto, fanno capo al Governo Renzi, e non ad altri».

Una proposta guidata dai ‘valori’ della sinistra
«Accogliendo la nostra proposta – evidenzia Riccardi – ci sarebbe per la maggioranza la possibilità di adempiere a quella visione di sinistra a cui questa giunta si ispira, consentendo ai profughi e ai rifugiati, non ai clandestini che dovrebbero essere rimpatriati, di venire accolti con dignità. Per essere esecutivi in questa direzione non ci sono leggi da sottoporre al Consiglio e da approvare: basta che Serracchiani eserciti il suo ruolo politico mettendo in pratica quella visione dell’accoglienza tanto cara al Pd e alla sinistra. Troviamo una tregua in questa vicenda con un atto politicamente importante – conclude – che ci attendiamo da Serracchiani e dal Pd».