8 maggio 2024
Aggiornato 05:00
Economia Fvg

Sale la fiducia degli imprenditori, ma chiudono altre 1.000 aziende

Presentata un’analisi di Confcommercio Fvg che fotografa l’andamento dell’economia regionale nel secondo trimestre 2015. «L’ottimismo è al momento l’unico fatto positivo», commenta il presidente regionale di Confcommercio Alberto Marchiori

UDINE - Sale la fiducia, crescono i ricavi, migliora il rapporto con le banche e la situazione occupazionale, ma il saldo di fine anno tra le imprese aperte e quelle cessate nel terziario del Friuli Venezia Giulia sarà negativo: lo dice l'analisi relativa al secondo trimestre 2015 realizzata da Confcommercio Fvg in collaborazione con Format Research, presentata nella sede della Regione a Udine.

I dati
I consumi, pur essendo ancora lontani dai livelli precedenti alla crisi, in Fvg sono leggermente superiori a quelli nel resto del Paese. La spesa media mensile per famiglia in Fvg è pari a 2.521 euro, contro la media italiana di 2.445 euro.
Mentre continua a crescere la capacità delle imprese del terziario di far fronte ai propri impegni finanziari, diminuisce leggermente la percentuale di quelle che hanno chiesto un fido in banca (-0,2%), con una lieve crescita (+0,6%) delle imprese che il credito sono riuscite a ottenerlo.
Preoccupano invece le stime riguardanti il saldo tra le imprese del terziario iscritte e cessate nel corso dell'anno: -1.088, su un saldo totale di -3.416 in tutti i settori.
Sul fronte lavoro, il 7% delle imprese del terziario del Fvg ha già utilizzato il «Jobs Act» e lo ha fatto prevalentemente per assumere nuovo personale a tempo indeterminato. Tale quota è in aumento rispetto a quella registrata a maggio (6%).  In vista del terzo trimestre dell’anno, salirà al 9% la quota degli operatori intenzionati ad approfittare delle agevolazioni della riforma del lavoro.

I commenti
«L'indagine mette in luce molte positività e ci fa capire che l'economia del Friuli Venezia Giulia comincia a guarire», ha commentato alla presentazione il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello. Il focus riguardante aprile, maggio e giugno 2015, indica una crescita del tasso di fiducia delle imprese del terziario del Fvg, sia con riferimento all'andamento dell'economia italiana, sia per quanto riguarda la propria attività. A ciò corrisponde un aumento dei ricavi sia in termini congiunturali che in chiave prospettica. Segnali certo di ottimismo, ma che contrastano con una realtà «ancora di forte sofferenza», ha sottolineato il presidente regionale di Confcommercio Alberto MarchioriMentre Pierluigi
Ascani (Format Research) si è soffermato sul costo sociale della chiusura delle attività nei piccoli centri, l'assessore Bolzonello ha annunciato l'approvazione da parte dell'Esecutivo regionale, entro i primi mesi del 2016, di specifiche linee contributive per l'ammodernamento delle strutture commerciali nei centri storici del Friuli Venezia Giulia.
«L’ottimismo è al momento l’unico fatto positivo – aggiunge Marchiori –, perché la situazione economica non sta migliorando. La Regione ci affianca, fa sforzi importanti, ma noi continuiamo a pagare pressione fiscale e burocrazia non troppo diverse, a volte, da certi Paesi africani».