23 aprile 2024
Aggiornato 12:00
La nuova strada è costata 50 milioni di euro

Aperta la variante alla Regionale di Grado

Sarà alleggerito il traffico dal centro di Cervignano. Un'opera attesa da 30 anni

CERVIGNANO - Dal casello di Palmanova a Terzo d'Aquileia senza passare attraverso i centri abitati. E' il percorso alternativo alla strada regionale 352 che da martedì 28 luglio si può utilizzare per raggiungere il mare o le zone industriali e commerciali limitrofe all'autostrada.
Il nuovo asse stradale, la ‘Variante alla strada regionale 352 di Grado’, complessivamente si sviluppa su undici chilometri ed è stato realizzato da Autovie Venete su delega della Regione, con l'obiettivo di alleggerire dal traffico, soprattutto commerciale, la viabilità locale.

Un’opera ‘lunga’ 30 anni
«Un'opera importante - ha detto l'assessore - concepita 30 anni fa, un arco di tempo che deve farci riflettere. L'amministrazione regionale sta cercando di sviluppare al massimo le sinergie fra le realtà regionali che operano sul territorio per facilitare l'ottenimento delle autorizzazioni e accelerare così l'iter degli interventi. Sappiamo tutti che al giorno d'oggi l'elemento tempo è determinante. La collaborazione attuata in questo caso - ha aggiunto Santoro - tra Autovie Venete e Friuli Venezia Giulia Strade che prenderà in carico la gestione dell'infrastruttura è un esempio concreto di come, se si vuole, lavorare insieme si può e con ottimi risultati».

Si alleggerirà il traffico da Cevignano
Della nuova strada beneficeranno gli abitanti di Cervignano, il cui centro non sarà più attraversato dal flusso di veicoli che - soprattutto durante l'estate - sono diretti verso Aquileia e Grado ma anche le attività economiche insediate nella zona. La mobilità delle merci, infatti, sarà favorita nonché resa più celere e sicura dalla nuova strada per la quale sono stati investiti, fino ad ora, oltre 50 milioni di euro, di cui 43 milioni riguardano il secondo lotto, quello aperto al traffico martedì, sicuramente il più complesso. La sua realizzazione, infatti, ha comportato la costruzione di due sottopassi alla linee ferroviarie Udine-Cervignano e Trieste-Venezia, interventi che sono stati effettuati senza mai interrompere il passaggio dei treni.