29 marzo 2024
Aggiornato 08:00
Buone notizie per gli appassionati di sci

Sella Nevea-Bovec: nel 2016 potrebbe riaprire il collegamento transfrontaliero

Il governo sloveno stanzia 5 milioni di euro per ripristinare la telecabina danneggiata nel 2013. La soddisfazione di amministratori e operatori

CHIUSAFORTE – Ne avevamo parlato ad aprile, annunciando la possibilità che il governo sloveno intervenisse in prima persona per ripristinare gli impianti sciistici di Bovec. Ora è arrivata la conferma. Il ministero dell’Economia e della Tecnologia di Lubiana ha emesso un apposito decreto con il quale fissa a 5,7 milioni di euro il finanziamento per far ripartire gli impianti di Bovec. Strutture ferme dal 2013, quando due cabine precipitarono al suolo, stoppando lo sviluppo del versante sud-est del Canin e, di conseguenza, vanificando gli investimenti fatti nel 2010 sul versante italiano, a Sella Nevea (16 milioni di euro).

Dopo 5 anni, però, il primo polo transfrontaliero del Nordest, potrà riaprire, anche perché l’obiettivo del governo sloveno è riuscire a completare il ripristino entro l’inizio del 2016. Un’iniezione di fiducia per gli amministratori e gli operatori di Sella Nevea, località che ancora fatica a spiccare il volo, nonostante l’abbondanza di neve sia all'inizio che alla fine della stagione sciistica.  
Poter tornare a disporre dei 35 chilometri di piste tra Italia e Slovenia, sviluppare ai piedi del Canin, potrà certamente contribuire all’attesa svolta. Questo il commento del sindaco di Bovec, Valter Mleku¸: «Oggi è un grande giorno per Bovec, ma anche per tutta la Slovenia, perché la decisione del ministero non accelera soltanto la soluzione dei problemi del comprensorio sciistico sloveno in quota, ma consente anche di accelerare i tempi per riattivare l’unico comprensorio sciistico internazionale transfrontaliero delle Alpi Giulie». Soddisfazione è stata espressa anche dal primo cittadino di Chiusaforte, Fabrizio Fuccaro.