20 aprile 2024
Aggiornato 09:30
Incontro a Udine

40° del terremoto: Serracchiani assicura massimo impegno

La Regione farà da raccordo ai tanti eventi in programma, collaborando con il Comitato tecnico-scientifico per l'organizzazione degli eventi per la commemorazione del 40° anniversario del terremoto in Friuli

UDINE – Nel 2016 sarà celebrato il 40° anniversario del terremoto in Friuli. Un appuntamento a cui si sta già pensando e che vedrà la Regione Fvg in prima fila per ricordare ma soprattutto per far conoscere alle nuove generazioni ciò che l’Orcolat ha significato per il Friuli e per la sua gente. 
«L'amministrazione regionale ha deciso di impegnarsi fortemente per onorare il 40° anniversario del terremoto del Friuli, rafforzando questa ricorrenza, contrariamente al passato, in quanto la consideriamo parte di tutti, con un investimento sulla conoscenza soprattutto a favore delle giovani generazioni».
Così si è espressa la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, nel corso della prima riunione del ‘Comitato tecnico-scientifico per l'organizzazione degli eventi per la commemorazione del 40° anniversario del terremoto in Friuli’ che si è tenuta nella sede della Regione a Udine.

Al Comitato l’incarico di fare da raccordo per le diverse iniziative
Per garantire alto profilo istituzionale alla commemorazione della tragedia che si abbatté sul Friuli nel '76, la Regione si è impegnata, in collaborazione con l'associazione ‘Comuni terremotati e sindaci della ricostruzione’, nell'organizzazione e coordinamento dei numerosi appuntamenti che si terranno nei territori che furono colpiti dal sisma.
«Il Comitato da oggi è operativo – spiegano i suoi componenti – e si è dato il compito di raccogliere, sotto la regia della Regione, tutti i contributi che provengono dai territori, dai Comuni, dalle associazioni. Non abbiamo nessuna intenzione di fare ingerenze sulle tante e spontanee iniziative, ma cercheremo di raccordare le più piccole per evitare sovrapposizioni e, nel caso di quelle più articolate e di livello nazionale, ci renderemo attivi protagonisti».

Alla Regione il compito di coordinare
«La Regione darà, in sostanza, un coordinamento, per fare tutto e bene», aggiunge Serracchiani, ribadendo la necessità di riscoprire i valori che animarono la ricostruzione «e di riformularli nell'attualità, traghettandoli nel futuro del Friuli Venezia Giulia». L'esigenza, condivisa, è  quella di far riemergere il ‘modello Friuli’, quell'esperienza straordinaria di un'opera di ricostruzione sociale ed economica che parlava di crescita, ancora senza eguali a livello nazionale.
Il taglio di molte iniziative sarà studiato ad hoc per entrare nelle scuole e ‘parlare’ ai più giovani, rendendoli il più delle volte protagonisti di elaborati, confronti, approfondimenti.