16 aprile 2024
Aggiornato 18:30
giovedì 20 agosto

I misteri della montagna: Mauro Corona protagonista degli “Incontri con l’autore e con il vino” a Lignano

Un appuntamento per entrare nell’ispirazione più vera dello scrittore, nella simbiosi con i monti che nasce dalle più intime conoscenze della natura e delle sue leggende, favole, superstizioni, dal grande patrimonio della tradizione orale

LIGNANO – Dalla spiaggia di Lignano ai segreti della montagna il passo è breve se il protagonista della conversazione si chiama Mauro Corona, ed è disposto a schiudere al pubblico gli scenari più veri della sua ispirazione, le origini più intime della sua simbiosi con la montagna, gli aneddoti e le leggende che sono ‘carne e sangue’ di una montagna antropomorfa, intessuta di favole, superstizioni, storie e ricordi mischiati e inestricabili nella sterminata tradizione orale. «I misteri della montagna» (Mondadori) è l’ultima fatica letteraria di Mauro Corona, decisamente la più intima e personale: lo scrittore, in dialogo con Alberto Garlin, la racconterà giovedì 20 agosto a Lignano (Palapineta ore 18.30) al pubblico degli «Incontri con l’autore e con il vino» promossi dall’Associazione Lignano nel terzo Millennio. Un incontro che sarà accompagnato dai grandi vini dell’azienda Conte d’Attimis, selezionati dall’enologo Giovanni Munisso. Ingresso libero, info: www.lignanonelterzomillennio.it

Un libro che non può essere etichettato
La narrazione è strumento essenziale, nel tempo della globalizzazione, per restituire la specificità ai singoli luoghi e recuperarne l’identità più vera e sanguigna: lo sa bene Mauro Corona che da molte stagioni alla montagna dedica i suoi viaggi letterari, e proprio per questo sarà fra i protagonisti a pordenonelegge 2015 (venerdì 18 settembre) del nuovo progetto di produzione del festival, «Viaggio in Italia», concepito per otto voci narranti di altrettanti città, habitat, territori. Le pagine de «I segreti della montagna» non sono etichettabili, esattamente come il loro autore.

La montagna è viva, ha cinque sensi protesi a conoscere il mondo
È come se Mauro Corona decidesse di far entrare il lettore e il pubblico nella sua bottega, per mostrare gli attrezzi del mestiere con cui ha costruito i suoi libri precedenti: non solo le sue profonde conoscenze della natura, ma anche la sua ispirazione più vera, che nasce dai giochi dell’infanzia, dalla deprivazione degli affetti familiari, dalla prematura scomparsa di uno dei fratelli, dai sogni adolescenti troppo presto spezzati. Non tutti hanno la capacità immediata di comprendere fino in fondo i segreti della montagna. Vedono le cime come blocchi turriti, pilastri di roccia scabri e senza valore, ammassi di pietre inutili sorti qua e là per capriccio del tempo. Basta, però, alzare lo sguardo ed essere sovrastati dall'imponenza del mare verticale, con i suoi milioni di granelli di sabbia, per sentire nascere lo stupore. Lo stupore che genera domande. Le domande che generano misteri: chi ci sarà lassù? Vi abita qualcuno? E, se esiste, come sarà fatto? Nei boschi, tra le rocce, dentro l'alba, sotto le foglie, sulle vette ancora inesplorate. Lì dormono i segreti della montagna. E Mauro Corona ci accompagna ancora una volta a scoprirli, tendendoci la mano, aiutandoci a salire. Ci esorta a giocare con il rimbalzo dell'eco, che vuole sempre l'ultima parola, ad ascoltare la voce del vento, che non sapremo mai da dove nasce. Ci conduce lungo i ruscelli a spiare le ninfe dai lunghi capelli d'acqua, ci indica il sentiero per raggiungere il grande abete bianco - adagiando l'orecchio al tronco, sentiremo il suo cuore battere. E come tutti gli esseri speciali ha anche un senso in più: la percezione. Grazie a lei, può scoprire in anticipo le barbare intenzioni dei politici che vogliono ferirla, strizzarla, spremerla fino a distruggerla, pur di incassare moneta sonante.