28 marzo 2024
Aggiornato 13:30
Affrontata anche la questione sanitaria

Recuperare l’ex carcere femminile contro il sovraffollamento

Il presidente del Consiglio regionale Iacop in visita alla Casa circondariale di via Spalato. Una struttura che ospita 165 detenuti (il limite per gli spazi a disposizione sarebbe 100)

UDINE – Ha voluto rendersi conto personalmente della condizioni del carcere di Udine. Una struttura antiquata, realizzata nel 1925, e sovraffollata, dove trovano ospitalità 165 detenuti (75 dei quali stranieri) anziché i 100 previsti. Il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop ha fatto visita alla Casa Circondariale di Udine, in via Soalato, incontrando la direttrice Irene Iannucci.

Più spazi dal recupero dell’ex carcere femminile
Una prima soluzione al problema del sovraffollamento (ci sono celle con 8 detenuti e un solo bagno) potrebbe venire dal recupero funzionale degli spazi dell'ex carcere femminile, abbandonato dal 2003, e Iacop ha assicurato il proprio impegno a intervenire presso le autorità ministeriali perché ciò possa essere realizzato. Un recupero finalizzato a ricavare luoghi da destinare sia all'attività formativa che alle attività manuali per i detenuti, non costretti così a trascorrere inoperosi le ore sulla branda.

La questione sanitaria
Fra i punti sui quali investire ci sono quelli che discendono dalla nuova situazione generale della sanità riferita alle carceri: le competenze sono ora passate al sistema delle Regioni per quanto riguarda gli aspetti sociosanitari. Anche in Fvg c'è l'esigenza di coordinare - ha sottolineato ancora Iacop - le prestazioni nei settori specialistici più attinenti la popolazione carceraria, dalle prestazioni psichiatriche ai rapporti con i Sert, oltre alla prevenzione delle patologie più frequenti, con l'obiettivo complessivo di gestire al meglio il rapporto fra persona detenuta, sistema carcerario e sistema sanitario.