20 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Botta e risposta con Beppino Englaro

Udine città di morte e di belle donne che bevono moltissimo

E’ l’immagine che Camillo Langone dà del capoluogo friulano dalle pagine de «Il Foglio». Una visione distorta che gioca su molti luoghi comuni e sulla convinzione che lasciare la libertà di decisione alle persone sia una forzatura

UDINE – Città di morte e di belle donne, abituate ad alzare il gomito. E’ l’immagine che Camillo Langone dà del capoluogo friulano dalle pagine de Il Foglio. Una visione distorta che gioca su molti luoghi comuni e sulla convinzione che lasciare la libertà di decisione alle persone sia una forzatura. Cita Loris Fortuna, stranendosi per il fatto che la città abbia deciso di dedicargli un parco («mi fa l’effetto di un asilo di Gerusalemme intitolato a Erode», scrive Langone), a lui che si è battuto per introdurre in Italia le leggi su divorzio e aborto. Fa riferimento anche al caso di Eluana Englaro, definita «la prima disabile italiana uccisa per sentenza». Langone definisce il Udine «capitale del Friuli e della morte», ma anche della «bellezza femminile». «Mai viste tante donne tanto belle, tanto alte e tanto bionde - aggiunge -. Bevono moltissimo, a casa e in osteria, vino bianco, vino rosso e spritz, prima dei pasti, durante i pasti e dopo i pasti».

Un articolo che ha provocato la reazione stizzita di chi ha lottato fianco a fianco di Fortuna per il riconoscimento della libertà di scegliere, di chi ha vissuto da vicino il caso di Eluana (il padre, Beppino Englaro, ha risposto replicato Udine «città della cultura della vita»), di chi Udine la amministra e la vive.

Ma a Langone tutto questo non interessa e anzichè fare un passo indietro, ha rincarato la dose, attaccando il padre di Eluana. Sempre dalle pagine de Il Foglio. Contento lui.