29 marzo 2024
Aggiornato 14:00
Verso la fusione tra Turismo Fvg e Promotur

Il futuro dei poli sciistici Fvg analizzato in Commissione

Servono 80 milioni di euro per mettere in sicurezza gli impianti e creare un ulteriore sviluppo delle località invernali del Fvg. Il punto di Petrangelo

UDINE – Il presente e il futuro dei poli sciistici del Fvg è stato il tema dell’audizione del direttore generale di Promotur Marco Tullio Petrangelo in II Commissione consiliare, presieduta da Alessio Gratton (Sel). Accanto alle buone notizie date da un incremento delle presenze estive sugli impianti della società regionale, e sulla telecabina del Monte Lussari in particolare, sono emerse anche le criticità, localizzate nel polo di Sella Nevea. Notizie che hanno fatto da contorno alla necessità di reperire 80 milioni di euro nei prossimi 5 anni per mantenere un’offerta turistica di qualità.

Il caso Sella Nevea
Le disposizioni idrogeologiche hanno classificato alcune zone della località del Canal del Ferro come zona a rischio valanghe, cosa che nel giro di tre anni (2018) dovrebbe comportare la rimozione della sciovia e la chiusura delle attività a valle, spostando l'attività verso la ex pista di slalom gigante, riavviando in quell'area il sistema sciistico complessivo e valutando se, in prospettiva, proseguire ulteriormente verso le malghe.

Il successo del Lussari
Promotur quest'anno ha registrato un incremento significativo delle presenze estive, essenzialmente sul Lussari. Il dato più significativo è però quello che riguarda l'utilizzo degli impianti, con l'85% degli skipass venduti a cittadini del Friuli Venezia Giulia, sciatori pendolari, mentre solo il 15% sono i turisti da fuori regione che alimentano le strutture alberghiere. L'obiettivo dunque, come ha rimarcato Petrangelo, è quello di modificare questa proporzione, per lo meno raddoppiando il numero degli sciatori-turisti. E per fare questo, per portare qui turisti non basta la qualità delle piste, ma occorre intervenire sulle filiere in mano a TurismoFvg, agendo sulla leva commerciale. Petrangelo ha così spiegato il perchè – e l'importanza - della fusione, parlando dei progetti che dovranno essere finanziati.

Le prospettive della nuova agenzia regionale
L'Agenzia che risulterà dalla fusione tra Promotur e TurismoFvg avrà la gestione diretta delle ‘fabbriche turistiche’ dei poli montani e di Grado, oltre a una partecipazione influente nella gestione di Lignano Sabbiadoro. Per essere davvero efficaci, però, serve, secondo il vicepresidente della giunta regionale Bolzonello, da un lato, il mantenimento degli impianti da un punto di vista strutturale e, dall'altro, un grande investimento volto ad adeguare questi poli dotandoli di maggiori servizi per rispondere alle esigenze dei turisti.
In soldoni, servono 80 milioni di euro per le manutenzioni straordinarie obbligatorie per legge e per gli investimenti di mantenimento, senza dimenticare alcuni interventi per un ulteriore sviluppo dei poli. Per ora, nelle casse regionale, ci sono ‘solo’ 13 di questi 80 milioni di euro.