26 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Spazio alle lingue minoritarie

L'Udinese in marilenghe sulla scia di Barcellona e Athletic Bilbao

Società bianconera, Comune di Udine e Arlef hanno siglato un protocollo d’intesa che implementa la presenza del friulano all’interno e all’esterno dello stadio, nelle azioni di comunicazione della società, di animazione pre-partita e di fidelizzazione dei tifosi

UDINE - L'Udinese Calcio, il Comune di Udine e l’Agenzia Regionale per la Lingua Friulana (Arlef) hanno siglato un protocollo d’intesa che implementa la presenza del friulano all’interno e all’esterno dello stadio, nelle azioni di comunicazione, anche visiva, della società, di animazione pre-partita e di fidelizzazione dei tifosi.
L’accordo, firmato dal presidente dell’Udinese Franco Soldati, dal sindaco Furio Honsell e dal presidente dell’ARLeF Lorenzo Fabbro, rappresenta un’importante azione di riconoscimento e valorizzazione della pluralità linguistica del territorio oltre che un approccio destinato a portare interessanti sviluppi sotto il profilo del marketing e della promozione. La nuova esperienza avvicinerà infatti l’Udinese Calcio a quanto già sperimentato con successo da diverse realtà d'Europa – per citarne alcune, il FC Barcelona e l’Athletic Club Bilbao -  resesi riconoscibili e maggiormente interessanti anche in virtù delle proprie specificità linguistiche e culturali.

Il piano di azioni che renderà la società Udinese ‘unica’ e ‘speciale’ come il territorio plurilingue che rappresenta, prevede la realizzazione di cartellonistica e segnaletica plurilingue (italiano, friulano ed inglese)  interna ed esterna allo stadio Friuli, l’utilizzo della lingua friulana durante le iniziative promozionali, informative e di intrattenimento pre-partita e nell’intervallo, le comunicazioni di servizio plurilingui, la presenza della lingua friulana nel sito internet dell’Udinese, nella sezione dedicata ai tifosi. In futuro potrà essere studiata anche la possibilità di realizzare campagne di comunicazione e abbonamento plurilingui.

«Siamo soddisfatti e orgogliosi di aver dato il nostro contributo in questo percorso per il quale, ognuno per la propria parte, ma tutti nella stessa direzione, ci renderemo partecipi della salvaguardia nel tempo di un bene prezioso come la lingua friulana». Così commenta il presidente di Udinese Calcio Franco Soldati. «L'Udinese - precisa - ha sempre rappresentato, oltre alla passione per i suoi colori, un punto di forte aggregazione del sentimento di identità e appartenenza».  Questo invece il parere del sindaco Honsell: «Promuovere nel contesto dello stadio Friuli, luogo di aggregazione tutte le domeniche, la lingua friulana è particolarmente significativo. Una lingua, anche se minoritaria, è sempre un patrimonio, proprio perché garantisce l'opportunità di vivere in un contesto di plurilinguismo che, come ho sempre sostenuto, è sempre molto importante sia sotto il profilo storico culturale, sia sotto quello cognitivo. contesto In questo senso lo stadio del Friuli si allinea a grandi stadi europei come quello di Barcellona o di Glasgow nell'utilizzare il veicolo del calcio globale per sostenere le lingue anche minoritarie».
Secondo il presidente dell’ARLeF Fabbro: «Il prossimo passo sarà la presentazione della App in friulano per la gestione delle squadre sportive che si terrà il 7 novembre nell’impianto sportivo di Remanzacco: il primo, speriamo, di una lunga serie di campi sportivi dove il friulano sarà ‘di casa’ in tutti i sensi (segnaletica, striscioni, pubblicità ecc.)».