20 aprile 2024
Aggiornato 03:00
La polemica

«Dimenticati i figli dei friulani a scapito di calabresi e siciliani»

L'accusa, rivolta alla giunta regionale, è del presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini. Al Mib di Trieste 70 mila euro, all'Università di Udine 15 mila euro, al Convitto Diacono di Cividale 13 mila euro per iniziative dedicate ai figli degli emigranti

UDINE – Friuli «bistrattato», Trieste «di gran lunga avvantaggiato». Questa volta, il presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, se la prende con la Legga di stabilità 2016 varata dalla Regione, che, a suo dire, destinerebbe importi inferiori alle progettualità del territorio friulano rispetto a quelle dell’area giuliana.

Più soldi al Mib di Trieste, meno a UniUd e Convitto Diacono
Un’accusa che Fontanini motiva con i numeri, invitando la giunta regionale ad adeguare le erogazioni economiche secondo la reale dimensione e le esigenze dei territori. Il presidente della Provincia cita, ad esempio, i contributi assegnati dall’assessore regionale alla cultura, Gianni Torrenti, al Consorzio MIB-School of Management di Trieste per l’edizione del corso ‘Origini 2016’: 70 mila euro. «Una vera super iniezione di denaro – rileva Fontanini - a fronte degli assai più scarsi 15 mila euro all’Università di Udine per il corso di perfezionamento ‘Valori identitari e imprenditorialità’ e agli appena 13 mila 800 euro al Convitto nazionale Paolo Diacono di Cividale del Friuli per il progetto Studiare in Friuli».
Il presidente si dice sconcertato dal fatto che «la Regione continui a sostenere il corso Origini del MIB, rivolto a giovani residenti all’estero discendenti di ogni parte d’Italia e realizzato con l’uso esclusivo della lingua inglese con più del doppio delle risorse riservate ai progetti promossi dall’Ateneo del Friuli e dal Convitto di Cividale per i figli dei discendenti  dei nostri emigranti».

Privilegiati calabresi e siciliani e non i figli gli emigranti friulani
«Con i fondi della Regione a Trieste – sottolinea Fontanini – si ospitano gratis per quattro mesi una ventina di cittadini di ogni parte del mondo di origine anche calabrese e siciliana, che hanno pagate tutte le spese di vitto, alloggio e viaggio, mentre per partecipare al progetto ‘Studiare in Friuli’ realizzato a Cividale (20 posti) i ragazzi, tutti figli o discendenti di corregionali all'estero, dovranno pagarsi il biglietto aereo e, dall’anno scorso, a causa del taglio dei contributi regionali anche le spese mediche e quelle per l’acquisto dei libri». Lo stesso vale per il progetto dell’Ateneo friulano, per frequentare il quale anche i 12 partecipanti previsti sono chiamati a concorrere in qualche misura alla spesa.
«E’ necessario - conclude il presidente - che l’assessore Torrenti fornisca gli opportuni chiarimenti sui criteri di assegnazione delle risorse e sulla base di quale ragionamento culturale, territoriale o economico, si debba continuare ad assistere a tanta disparità».