23 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Si risparmierà davvero?

Sparisce il Corpo Forestale dello Stato: sarà assorbito dai Carabinieri

Passerà all’Arma la gestione della Foresta di Tarvisio. A pochi giorni dalla firma del decreto Madia, restano dubbi e incertezze

UDINE - La vogliono far passare per una riforma all’insegna della spending review. Ma a detta di chi questo processo sta per subirlo, di risparmi ce ne saranno davvero pochi. Non solo. Si correrà il rischio di stravolgere la vita di migliaia di persone, cancellando con un colpo di spugna un pezzo di storia d’Italia, fondato nel 1822.
E’ imminente, ormai,  la soppressione del Corpo Forestale dello Stato (il decreto è già pronto, manca solo la firma del ministro Marianna Madia) e il conseguente passaggio di circa 7.000 uomini e donne nell’Arma dei carabinieri (un migliaio le persone interessate in Fvg).

Risparmi reali o solo annunci?
L’idea del governo Renzi è di ridurre il numero delle forze di polizia, attualmente fermo a cinque. La prima a ‘saltare sarà il Cfs. Ma il dubbio sui risparmi reali viene subito a galla dialogando con chi in forestale ci lavora da anni. Si dovranno acquistare 7 mila nuove divise per i carabinieri ‘verdi’, riverniciare i mezzi con nuove livree, aggiornare il materiale da ufficio e le indicazioni al pubblico nelle varie sedi sparse in tutta Italia. E questo avrà certamente un costo significativo.
C’è poi da considerare il problema relativo all’inquadramento degli uomini del Cfs, forza a ordinamento civile e non militare come i carabinieri. I forestali, quindi, da un giorno all’altro, entreranno a far parte di una forza armata, con tutti gli oneri e gli obblighi che ne conseguono. Una trasformazione imposta che si annuncia difficile da far digerire alle guardie più anziane, a quelle che per tutta una vita non hanno avuto nulla a che fare con la carriera militare. Restano i dubbi anche per la trasformazione delle qualifiche: chi comanderà chi? I graduati dell’Arma o gli ispettori forestali?

Grande incertezza
L’incertezza riguarda anche il ruolo operativo dei forestali, che negli ultimi anni si sono specializzati nella tutela e nel controllo di boschi e foreste (soprattutto in territori come Tarvisio), agroalimentare e ambientale. Saranno aggregati ai reparti speciali dei carabinieri, come Noe e Nas?
L’unica certezza, per ora, è che le guardie forestali che si rifiuteranno di entrate nell’Arma (si calcola un piccolo contingente di 500 uomini) potranno diventare parte di Vigili del Fuoco, Polizia di Stato e Guardia di Finanza.

E la millenaria Foresta di Tarvisio?
In Valcanale, ormai, di forestali dello Stato ne sono rimasti pochi. Una ventina o poco più. Il decreto di riforma affida ai carabinieri la gestione della foresta di Tarvisio e anche la sede dell’amministrazione forestale, edificio storico proprietà del Fec, sarà utilizzato dall’Arma. Come cambierà, nel concreto, la gestione nessuno l’ha ancora capito. L’incertezza e la confusione regnano sovrane, e accanto agli agenti del Tarvisiano ancora non sanno che fine faranno le altre guardie del Cfs in servizio in Fvg, distribuite tra gli uffici giudiziari e Cites di Udine e Gorizia.  Proprio per questo, dopo la firma del decreto, è facile immagine una sfilza di ricorsi per bloccare la riforma.