19 aprile 2024
Aggiornato 23:00
L'obiettivo è creare un museo della Guerra Fredda

L'ex caserma Zucchi rivive grazie a Friuli Storia Territorio

Sabato 9 gennaio si inaugura la sede dell'associazione di promozione sociale che opera in Carnia, Canal del Ferro e Valcanale. E' stata ricavata all'interno della palazzina che per decenni ha ospitato lo spaccio del battaglione Cividale

CHIUSAFORTE - Ridare lustro a un passato che non è poi così lontano sfruttando quelle stesse caserme che fino a pochi anni fa ospitavano migliaia di ragazzi e che ora rischiano di restare abbandonate. A rivivere sarà la gloriosa caserma ‘Paolino Zucchi’ di Chiusaforte, già ‘casa’ degli alpini del battaglione Cividale, che dal 9 gennaio accoglierà nuovamente non solo ex militari, ma anche appassionati di storia. Sabato infatti, grazie alla collaborazione con il Comune di Chiusaforte, proprietario dello stabile, all'interno della palazzina che per decenni ha ospitato lo spaccio del battaglione Cividale, sarà inaugurata la nuova sede di ‘Friuli Storia Territorio’, associazione di promozione sociale che opera in Carnia, Canal del Ferro e Valcanale e ha quale scopo la ricerca, lo studio, la valorizzazione e la promozione della storia locale attraverso le testimonianze fortificate rimaste sul territorio.

Sede e museo sulla Guerra fredda
Al momento i soci di Friuli Storia Territorio sono al lavoro per ridare lustro alla palazzina che non ospiterà solo i locali dell'Associazione, ma ha un obiettivo molto più ambizioso: diventare un museo sulla Guerra Fredda. Durante l'inaugurazione, infatti, si potrà avere un piccolo assaggio di quello che a breve diventerà una mostra permamente su un periodo storico non molto lontano da noi, ma forse ancora poco conosciuto. In alcune stanze, infatti, saranno raccolti divise e cimeli riguardanti gli eventi storici del periodo compreso tra il 1950 e il 1992 e che videro il Friuli Venezia Giulia in ‘prima linea’ durante la contrapposizione tra il blocco Occidentale e il blocco sovietico.

La caserma Zucchi
La caserma ‘Zucchi’, che si estende su un'area di circa sette ettari, è stata inaugurata nel settembre 1963 ed è intitolata al sergente maggione cpl. Paolino Zucchi di Collalto di Tarcento, morto a Nowo Kalitwa - sul fronte russo - il 4 gennaio 1943 e insignito della medaglia d'oro al valor militare.
Composta da palazzine per l'alloggiamento del comando e della truppa con una capacità logistica che sfiorava i 1.600 posti letto, sale convegno, aule didattiche, sale operative, teatro e cinema, venne ristrutturata dopo il terremoto del 6 maggio 1976 che la rese parzialmente inagibile e dal 9 ottobre 1992 divenne sede del comando 15° reggimento alpini. Definitivamente chiusa il 15 novembre 1995 con lo scioglimento dell'ultima compagnia, l'anno dopo venne in parte utilizzata per ospitare gli sfollati dall'alluvione che colpì le zone di Chiusaforte e Dogna.