19 aprile 2024
Aggiornato 05:00
Frutto della ricerca dell’Università di Udine e dell’Iga

Ecco i 'magnifici dieci': i primi vitigni in Italia resistenti alle malattie

Permetteranno di ridurre l’uso dei pesticidi in viticoltura. Le nuove varietà saranno presentate ufficialmente lunedì 18 gennaio alle 11, a palazzo Wassermann, in via Gemona 92

UDINE - Sono dieci, cinque a bacca bianca e cinque a bacca rossa, i primi vitigni resistenti alle malattie prodotti in Italia dai ricercatori dell’Università di Udine e dell’Istituto di Genomica applica (Iga) del capoluogo friulano.
Le nuove varietà saranno presentate ufficialmente lunedì 18 gennaio alle 11, a palazzo Wassermann, in via Gemona 92 a Udine dal delegato del ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, Salvatore Parlato, e dall’assessore regionale alle risorse agricole e forestali, Cristiano Shaurli.

Un lavoro durato 15 anni
Le ‘magnifiche dieci’, come le chiamano i ricercatori udinesi, sono il frutto di 15 anni di lavoro di ricerca e di una straordinaria sinergia tra pubblico e privato. Il più grande vantaggio delle nuove varietà di viti sarà la possibilità di abbattere notevolmente i costi delle viticoltura, grazie al risparmio sui trattamenti. Le caratteristiche dei vitigni saranno illustrate nel corso del convegno dal titolo ‘Resistere per competere: presentazione delle nuove varietà di vite’, che si aprirà con i saluti del rettore dell’Università di Udine, Alberto De Toni, e dell’assessore Cristiano Shaurli.«Il progetto congiunto dell’Università di Udine e dell’Iga per la costituzione di viti resistenti alle malattie attraverso processi naturali di incrocio e selezione – sottolinea il rettore De Toni – ha ottenuto uno straordinario risultato sia grazie alla capacità dei ricercatori dell’ateneo friulano di coniugare ricerca di eccellenza ed esigenze del territorio, sia grazie alla fondamentale sinergia tra pubblico e privato».
L’iniziativa è stata sostenuta da: Ministero delle politiche agricole, Regione FVG attraverso Friuli Innovazione, Fondazione Crup, CRT e Carigo, Federazione regionale delle banche di Credito Cooperativo, Eurotech, Vivai Cooperativi di Rauscedo e da produttori come Livio Felluga, Marco Felluga, Venica & Venica, Pierluigi Zamò e il Consorzio del Collio.

Decine di migliaia di piante valutate
«Un progetto di successo che ci rende orgogliosi – aggiungono Enrico Peterlunger, Raffaele Testolin e Michele Morgante, i ricercatori dell’ateneo friulano che hanno avviato il progetto – frutto di una ricerca d’eccellenza e del sostegno convinto delle amministrazioni pubbliche e delle aziende della filiera vitivinicola, ma anche della determinazione tutta friulana nel voler portare a termine, nei tempi previsti, il programma di selezione».
Centinaia di incroci, decine di migliaia di piante valutate, oltre 500 micro-vinificazioni ripetute negli anni presso l’Unione Italiana Vini di Verona e i Vivai Coopertaivi di Rauscedo. Sono soltanto alcuni numeri del progetto congiunto di selezione di nuove varietà di vite resistenti alle malattie dell’Università di Udine e dell’Iga, avviato dal 1998 con il principale scopo di ridurre l’utilizzo di pesticidi in questo settore della produzione agricola e rispondere alla situazione critica della viticoltura in Europa.
Questi i nomi dei dieci nuovi vitigni resistenti alle malattie: Fleurtai, Soreli, Sauvignon Kretos, Sauvignon Nepis, Sauvignon Rytos, Cabernet Eidos, Cabernet Volos, Merlot Khorus, Merlot Kanthus, Julius, i primi 5 a bacca bianca, i secondi a bacca rossa..