28 marzo 2024
Aggiornato 22:30
Meno fondi ai territori dissidenti

La Regione taglia le risorse ai Comuni e Zanin parla di «Regime Fvg»

Il sindaco di Talmassons critica la giunta Serracchiani accusandola «di fare un uso strumentale dell’autonomia»

UDINE - «Da Regione Fvg a Regime Fvg». Il sindaco di Talmassons, Piero Mauro Zanin, uno dei protagonisti della battaglia anti Uti, non ci va leggero per esprimere il proprio disappunto contro la possibile scelta della giunta Serracchiani di penalizzare i Comuni che non aderiranno alle Unioni Territoriali Comunali. Per farlo ha scelto Twitter, dove attacca: «O fai quello che ti ordino o ti punisco. #noUti #regime».

La protesta nasce dalla possibilità che i Comuni fuori dalle Uti (al momento sono 91 quelli contrari alla riforma) vengano penalizzati economicamente dalla Regione nei prossimi tre anni, 2016-2018. E non con fondi ordinari, ma con quelle risorse derivanti dall’autonomia fiscale del Fvg. Un’ipotesi che deve passare al vaglio del Consiglio regionale ma che in spiccioli, significherebbe 3 milioni di euro in meno a Cividale, 2,6 milioni a Gemona, 1 milione a Talmassons, 1,6 a Tarvisio, 500 mila euro a Santa Maria La Longa (solo per citarne alcuni). Una vera mazzata per i municipio medio-piccoli, che già oggi faticano a far quadrare i loro bilanci.
Ecco perché i sindaci ‘ribelli’ la considerano una ripicca e una forma di ‘ricatto’ istituzionale per convincerli ad aderire alle Uti.

«I tagli che la Regione minaccia di fare – chiarisce Zanin – non solo hanno funzione punitiva, ma si basano sulle tasse dei cittadini, e cioè sui decimi che restano in Fvg grazie alla specialità per essere distribuiti agli enti locali. Ecco perché la cosa è più grave: non si tratta di stanziamenti decisi dalla Regione, ma di risorse destinate ai Comuni».
Zanin è certo che la scelta di chiudere i rubinetti ai municipi sia dettata dal fatto che la giunta regionale, di fronte all’evidenza di non poter commissariare 91 Comuni, stia cercando di sfiancarli stringendo i cordoni della borsa. «Ma noi non molliamo – assicura – e presenteremo le nostre proposte nel corso dell’evento organizzato per il 26 febbraio alle 18.30 a Pagnacco. Noi continuiamo a tendere la mano, la Regione continua a rispondere con arroganza».

Per Zanin questo utilizzo dell’autonomia fatto dalla giunta Serracchiani «non solo è strumentale, ma autorizza chiunque a usare la specialità a proprio uso e consumo».