26 aprile 2024
Aggiornato 18:00
Proseguono le indagini

«Appendete striscioni per la verità»: appello per Giulio Regeni

La sorella del ricercatore friulano ucciso in Egitto chiede si faccia chiarezza sul caso. Giovedì 25 sit-in davanti all’ambasciata egiziana di Roma

FIUMICELLO – La verità sulla barbara fine di Giulio Regeni è ancora sconosciuta. Una vicenda dai risvolti oscuri, che rischia di finire nel cassetto di misteri tutti italiani per i quali la ‘ragion di Stato’, spesso, ha prevalso sulla verità. Proprio per evitare questo, la famiglia di Giulio continua a scuotere le coscienze, tenendo alta l’attenzione sul caso.
L’ultima iniziativa è della sorella di Giulio, Irene, che sulla sua pagina Facebook ha postato un messaggio. «Appendete striscioni, condividete le foto, per mio fratello, per Giulio Regeni, per il mondo intero». C’è anche una foto di casa Regeni a Fiumicello, dove campeggia uno striscione con la scritta «Verità per Giulio Regeni».

Intanto, giovedì 25 febbraio, è stato organizzato un sit-in davanti all’ambasciata egiziana di Roma. «Verità e giustizia per Giulio Regeni: è quanto chiederemo giovedì 25 febbraio, a un mese esatto dal rapimento del ricercatore italiano, con un sit-in davanti all'ambasciata egiziana a Roma promosso dalla Coalizione Italiana Libertà e Diritti civili (Cidl)», lo rende noto l'Arci, che fa parte della Cild.
Al sit-in ci sarà anche Amnesty International Italia, che nei giorni scorsi ha lanciato la campagna ‘Verità per Giulio’ a cui la Cild ha aderito.