19 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Costerà 270 mila euro

Udine, via libera al progetto del Centro di Riuso

Sorgerà nell'area adiacente il Centro di raccolta di via Rizzolo e avrà una superficie di circa 110 metri quadrati: consentirà ai cittadini di lasciare e acquistare materiale usato.

UDINE - Dai vecchi elettrodomestici ai vestiti 'dimenticati' in fondo all'armadio, dal pc antiquato ai mobili da dismettere. Il mercato dell'usato si prepara a entrare a pieno titolo nel ciclo dei rifiuti grazie al futuro Centro di riuso che sarà realizzato in via Rizzolo dal Comune di Udine. Nella seduta di martedì 1° marzo la giunta comunale ha approvato il progetto preliminare per la definizione delle opere necessarie al funzionamento del servizio. Un progetto che lo scorso settembre si è classificato al primo posto nella graduatoria dei finanziamenti concessi dalla Regione, assicurandosi così un contributo di 200 mila euro. «Finora i conferimenti dei cittadini nelle nostre ecopiazzole venivano considerati esclusivamente come dei rifiuti da dismettere – osserva l'assessore all'Ambiente, Enrico Pizza –. Grazie a questo nuovo servizio molti di questi beni potranno essere riutilizzati con benefici sia dal punto di vista dei costi di gestione del ciclo dei rifiuti sia soprattutto per l'ambiente. Ringrazio l'assessora Sara Vito e la giunta regionale per questi importanti contributi concessi nell'ambito di un bando ad alta valenza ambientale e sociale. Vorrei ringraziare inoltre – prosegue –  gli uffici comunali Ambiente e Grandi Opere per la qualità del progetto».

Il Centro di riuso, che sarà ricavato nell'area adiacente al Centro di raccolta di via Rizzolo, avrà una superficie di circa 110 metri quadrati e sarà realizzato secondo le linee guida regionali. Sarà dotato di una zona accettazione, dove avverrà la valutazione preventiva, la registrazione e la consegna dei beni usati; un magazzino, dove si svolgeranno le operazioni di deposito iniziale, catalogazione e successivo immagazzinamento; un'area espositiva in cui i visitatori potranno scegliere e acquisire il materiale usato. Nel progetto approvato, che prevede un investimento complessivo di circa 270 mila euro, rientrano poi tutte le attrezzature necessarie all'immagazzinamento dei beni usati (scaffalature, banchi ecc.), alla loro movimentazione (carrelli, transpallet, muletti ecc.), nonché alla loro gestione informatizzata (pc, fotocamera, stampante). Gli spazi saranno dotati inoltre di apposita cartellonistica per la fruizione del servizio.

«Le modalità di accesso e di funzionamento del servizio verranno stabilite in seguito, anche se possiamo già dire che, come prevede la normativa, i beni saranno acquisiti e ceduti gratuitamente dal Centro – spiega l'assessore Pizza –. Come avviene già adesso con l'ecopiazzola gestita da Net, per gli aspetti gestionali continueremo a operare in stretta sinergia con il Comune di Tavagnacco».
Anche se le regole per accedere al servizio sono ancora da definire, le opportunità offerte dal futuro Centro di riuso hanno già stimolato nuove idee e sinergie per rimettere in circolo materiali usati e scartati. È il caso di una nuova iniziativa della Casa delle Donne, che lo scorso anno aveva organizzato nei locali di via Pradamano un corso di re-fashion per imparare a trasformare i vecchi indumenti in qualcosa di nuovo da poter re-indossare, ridando nuova vita, a esempio, a una vecchia camicia, una gonna o a un maglione infeltrito. «L'idea potrebbe essere di partire da quell'esperienza sfruttando una sinergia con il futuro Centro del riuso, dove confluiranno i tessuti dismessi dalla cittadinanza – spiega l'assessora alle Pari opportunità, Cinzia Del Torre –. In un periodo in cui molte famiglie vivono situazioni di disagio economico l'arte del riuso può essere non solo un divertente hobby, ma anche una fonte di risparmio».