29 marzo 2024
Aggiornato 11:00
Le parole del segretario Mestroni

Forza Nuova scende in piazza contro l'utero 'in affitto'

L’appuntamento è per sabato 12 marzo in largo dei Pecile, a Udine, dalle 16 alle 19. Saranno messi provocatoriamente in vendita bambolotti al prezzo di 135.000 dollari

UDINE – Forza Nuova torna in piazza. Questa volta per protestare contro l’utero ‘in affitto’ e le adozioni gay. L’appuntamento è per sabato 12 marzo in largo dei Pecile, a Udine, dalle 16 alle 19.

«Sarà allestito un gazebo informativo molto coreografico su questi temi, nel quale saranno messi in vendita dei neonati (ovviamente giocattolo) al prezzo di 135.000 dollari, a simboleggiare la moderna mercificazione capitalista del corpo femminile e dei bambini», spiega Lorenzo Mestroni, segretario udinese del Movimento.
«Con l'utero in affitto – aggiunge – siamo giunti alla mercificazione di tutto ciò che un tempo si riteneva sacro e incedibile. Sapevamo che i matrimoni gay fungevano da viatico verso ulteriori pretese, quali appunto l'adozione, e a oggi, anche grazie al caso Vendola, in Italia si spinge l'acceleratore verso lo stravolgimento dell'ordine naturale anche per quanto riguarda l'ottenimento di un figlio; non più dono, ma ‘diritto’ frutto della creazione artificiale in provetta».

Mestroni è convinto che l’utero ‘in affitto’ favorirà la mercificazione di donne povere pronte a vendersi al miglior offerente.
«Un bambino è un soggetto di diritto e non un oggetto di diritto. Nemmeno una coppia etero può affermare che un bambino sia un diritto, perché esso è un dono; figuriamoci una coppia gay, che per sua stessa natura è sterile. Inoltre la convenzione Onu per i diritti dell'infanzia afferma il principio superiore dell' interesse del bambino, che in questo caso è l'avere una madre ed un padre», chiude Mestroni dando l’appuntamento a sabato.