23 aprile 2024
Aggiornato 23:30
Si parte da Villa Manin

‘La fine del nuovo’ 77 artisti per un anno fatto di arte

La rassegna sarà inaugurata il 21 maggio e darà il via a un anno di arte contemporanea ‘nomade’, per usare proprio le parole di Toffolutti, che presiede Neo associazione culturale di Udine, ideatrice del progetto

UDINE - Alla chiamata hanno risposto quasi ottanta artisti, che presenteranno la bellezza di 400 opere di arte contemporanea. L’idea parte da Neo associazione culturale di Udine, che ha deciso di festeggiare i suoi vent’anni morendo, ma di una morte plateale e internazionale: una mostra che prescinde dai confini regionali, che sarà itinerante e durerà un intero anno. Da Zagabria (Croazia) a Lerici (Liguria), passando per Lubiana e tutte le location più prestigiose e improbabili del Fvg, come Villa Manin a Passariano di Codroipo, il Teatro Nuovo Giovanni da Udine nel capoluogo friulano e la stazione abbandonata di Udine Nord sulla vecchia linea Udine-Majano. Un insieme di luoghi e persone che hanno contribuito a dar vita ad un progetto che ha come primo obiettivo quello di dare il giusto risalto alla contemporaneità dell’arte, ‘incompresa al ivello locale’ secondo Paolo Toffolutti, direttore artistico dell’esposizione e presidente di Neo associazione culturale.

La parola chiave, dunque, è network. Ma anche nuovo
E se dovessimo parlare di concetti sarebbe ‘il nuovo che muore’. Paolo Toffolutti, come al solito, non si limita a fare il curatore di arte contemporanea ma, per indole, ci prende per mano educandoci a un movimento che secondo lui a livello regionale in pochi comprendono. E allora Toffolutti, professore del liceo artistico Sello di Udine che presiede da vent’anni Neo associazione culturale, promotrice di alcune delle più innovative rassegne di arte contemporanea che il Friuli Venezia Giulia abbia mai ospitato, per fare arrivare forte e chiaro il messaggio che fa? Decide di far morire l’associazione ‘uccidendola’ con una mostra epica che come aggettivi d’accompagnamento usa internazionale, itinerante e annuale.

77 artisti per un anno fatto di arte
Presentata lo scorso giovedì 14 aprile, nella sede della Regione Friuli Venezia Giulia, la rassegna ‘La fine del nuovo’ sarà inaugurata il 21 maggio a Villa Manin, e darà il via ad un anno di arte contemporanea ‘nomade’, per usare proprio le parole di Toffolutti.  ‘Abbiamo aperto un corridoio tra Lerici (comune della Liguria, n.d.r.) e Zagabria, col fine di creare un pubblico per l’arte contemporanea ma anche con il fine di educarlo, perché nelle nostre regioni manca proprio una cultura che parli di questo. Di contemporaneità’.  L’idea, appoggiata da diversi soggetti pubblici e privati non solo regionali (tra cui i comuni di Rivignano-Teor, Varmo, Buttrio e San Pietro al Natisone, oltre che diverse gallerie private, associazioni e aziende locali), coinvolgerà 77 artisti provenienti da ogni angolo del pianeta, dal Friuli, come è il caso di Daniele Puppi, fino agli States, passando per l’Europa tutta e, soprattutto, per i paesi dell’Est. Croazia e Slovenia su tutti. Neo associazione vanta, per questa impresa che durerà il tempo di una rivoluzione terrestre, alcuni partner prestigiosi e orgogliosi. Tra questi Villa Manin, che ospiterà l’esposizione inaugurale dal 21 maggio fino al 3 luglio.