17 maggio 2024
Aggiornato 04:30
L’inaugurazione il 23 aprile alle 18

‘Memorie’. Villa Manin celebra il 40° anniversario del terremoto

A quarant'anni dal sisma, per chi non c'era o per chi vuole ricordarlo, la mostra (dal 24 aprile al 3 luglio) ripercorre i momenti dell'emergenza e della solidarietà, dei restauri e della ricostruzione

CODROIPO - ‘Memorie. Arte, immagini e parole del terremoto in Friuli’. Un titolo che non lascia spazio all’immaginazione quello della mostra che sarà inaugurata il prossimo 23 aprile (alle 18) a Villa Manin di Passariano, sarà poi visitabile dal 24 aprile al 3 luglio. A quarant'anni dal sisma, per chi non c'era o per chi vuole ricordarlo, la mostra ripercorre i momenti dell'emergenza e della solidarietà, dei restauri e della ricostruzione, questo il senso della rassegna - organizzata dalla Regione Friuli Venezia Giulia, assieme all’Azienda speciale Villa Manin e alla Soprintendenza Belle arti e paesaggio del Fvg – curata da Corrado Azzollini e Antonio Giusa, rispettivamente soprintendente del Fvg e direttore dell'Azienda speciale di Villa Manin.

La mostra sarà un racconto a più voci
Il percorso espositivo offre per la prima volta un dialogo espositivo legato al tema della memoria e al recupero del patrimonio culturale ‘salvato’. Il simbolo sarà l'esposizione del lacunare realizzato dal pittore cinquecentesco Pomponio Amalteo per il soffitto della chiesa di San Giovanni Battista di Gemona. Un tesoro che non era visibile proprio da quarant'anni e che il sindaco della cittadina che fu epicentro del sisma, Paolo Urbani, ha ribadito «sarebbe opportuno fosse ricollocato nella sua città».

Sette sezioni per un percorso dinamico
Il percorso espositivo si snoda in diciannove stanze e sette sezioni: dalla memoria storica, pubblica e privata, con l'esposizione di materiali giornalistici e radio televisivi del tempo, ai documenti cartacei; dalle opere d'arte e agli esempi significativi dei restauri architettonici fino alle opere legate alla solidarietà del mondo dell'arte; ma anche nuovi progetti, dove la memoria è rivisitata in chiave contemporanea, con la proiezione in anteprima di ‘Sopra le macerie’, documentario realizzato per l'occasione dal regista Matteo Oleotto, o le opere create in residenza a Villa Manin da artisti nati dopo il 1976 e selezionati da Andrea Bruciati.

In programma anche un convegno
Connesso ai temi sviluppati nel percorso espositivo e occasione di approfondimento tecnico-scientifico sarà, infine, il convegno ‘Ricostruire la memoria. Il patrimonio culturale del Friuli a quarant'anni dal terremoto’, a cura di Corrado Azzollini e iovanni Carbonara, organizzato dalla Soprintendenza Belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia l'11 e 12 maggio, nell'auditorium della Regione a Udine.