18 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Bene gli alberghi, male gli appartamenti

Il Fvg è di nuovo meta privilegiata per austriaci e tedeschi: +5%

Segno più per arrivi e presenze nel 2015 in tutta la regione, dal mare alla montagna. La stagione invernale salvata da Tarvisio. Le parole di Bolzonello e Petrangelo

UDINE – Un 2015 positivo, che fa segnare un segno più su tutta la linea. Il Friuli Venezia Giulia comincia  a ‘rendere’ dal punto di vista turistico, facendo segnare un +5,1% negli arrivi (2.180.766) e un +4,1% nelle presenze (7.914.642). Il merito? In gran parte degli stranieri, che sono tornati sulle montagne e nelle località di mare del Fvg, ma anche della stessa Regione, come ci ha tenuto a sottolineare il vicepresidente Sergio Bolzonello, conducendo la conferenza stampa di presentazione dei dati insieme al direttore di ProTursimoFvg Marco Tullio Petrangelo, al direttore della direzione Attività produttive e Turismo della Regione Franco Milan, al  direttore marketing di PromoturismoFvg Bruno Bertero. «Finalmente - ha commentato Bolzonello - si comincia a parlare di 'industria del turismo'». 

Tornano austriaci e tedeschi
Bolzonello ha voluto precisare subito una cosa: si tratta di dati certificati, cioè di quelli trasmessi all’Istat per le statistiche. Quindi non lasciano spazio a interpretazioni di sorta. «Dopo le criticità registrate nel 2013, il trend ora è positivo e in costante crescita. Tutti gli ambiti hanno un segno più – ha precisato il vicepresidente – e questo grazie soprattutto alle città d’arte e alla montagna». La scelta fatta dalla Regione di riconquistare i mercati storici di Austria e Germania ha funzionato: gli arrivi di stranieri in montagna sono cresciuti del 12%, le presenze del 7,6%, nelle località di mare e nelle città storica rispettivamente del 5,4% e del 3%, nelle città del 3,4% e del 5,5%, con un boom di austriaci (397 mila, +5,6%), seguiti da tedeschi (196 mila, +5,9%), polacchi (50 mila, +10,5%) e ungheresi (44 mila, +15,8%). In questa classifica spariscono i russi, passati da 32 a 20 mila (-38%).

Bene gli alberghi, meno bene gli appartamenti
Soffermandosi sul tipo di struttura, i risultati migliori li hanno ottenuti gli alberghi, con un +5,9% nell’arco di tutto il 2015. Meno bene le strutture private (affossate soprattutto dagli appartamenti): +2% di arrivi, -2,2% di presenze. «Non va dimenticato – ha chiarito Bolzonello, scansando ogni polemica sulla qualità delle strutture – che nel 2016 la Regione metterà a disposizione un fondo di 13 milioni di euro per migliorare la ricettività del Fvg». A livello di ambito, nel 2015 la montagna ha fatto segnare un +7,6% di arrivi e presenze in tutte le strutture ricettive (guida il Tarvisiano con un +9,5% di arrivi e un + 8,4 di presenze), le località di mare un +2,6% (davanti a tutti ci sono Grado, Aquileia e Palmanova con +10% di arrivi e +8% di presenze), le città capoluogo un +6,1%.

La stagione dello sci
Non è stato un inverno dei migliori per la poca neve caduta (a inizio stagione) e per le alte temperature. Fatta questa premessa, la stagione ha fatto registrare un calo di primi ingressi negli impianti di risalita: -6.060 (512 mila contro 518 mila). Unici due poli con segno più, Tarvisio (i primi ingressi sono passati da 154 a 178 mila), e Forni di Sopra (da 43 a 46 mila). Perdono Zoncolan (da 176 a 169 mila), Sella Nevea (da 36 a 30 mila) e Piancavallo (da 104 a 83). In aumento, invece, l’utilizzo degli impianti ai pedoni e i bob a rotaia (più 13 mila utenze) e i parchi della neve (più 14 mila utenze). «Il merito – ha precisato Petrangelo – è stato dei tecnici di Promoturismo Fvg che a Tarvisio hanno saputo sfruttare una finestra di freddo per produrre la neve artificiale: unica località dell’arco alpino a riuscirci».