28 marzo 2024
Aggiornato 11:30
Immigrazione

Un Centro di identificazione migranti nell'ex autoporto di Coccau

Sopralluogo di Regione, Comune e Autovie Veneto: in caso di necessità la struttura sarà utilizzata per il riconoscimento dei profughi

TARVISIO – In caso di necessità, sarà l’ex autoporto di Coccau a ospitare i migranti. La conferma è arrivata giovedì dopo la visita della presidente della Regione Debora Serracchiani, del prefetto Vittorio Zappalorto, del sindaco di Tarvisio Renato Carlantoni e del direttore di Autovie Venete Enrico Razzini.

La presidente, sottolineando l'impegno mantenuto per lo sviluppo in chiave turistico-ricettiva dell'ex Caserma La Marmora di Tarvisio, ha affermato che grazie anche alla disponibilità manifestata da Autovie Venete, che è proprietaria dell'area, dopo una serie di interventi manutentivi sarà possibile ospitare temporaneamente alcuni migranti, in un perimetro delimitato dell'ex autoporto. Ovviamente solo qualora se ne presentasse un'urgente necessità.
L'obiettivo è quello di creare i presupposti per istituire una situazione di assoluta sicurezza, che verrà garantita da una postazione fissa di polizia, dall'immediata fotosegnalazione di chi viene accolto e da un ambulatorio medico. Si vogliono assicurare quindi ordine pubblico e vigilanza sanitaria, affinché tutte le operazioni di accoglienza e identificazione si svolgano in condizioni di controllo e sicurezza.

A seguito di un approfondimento avvenuto tra la presidente e il direttore generale di Autovie Venete dedicato all'ambito della sicurezza, è stato anche annunciato che verrà installato un sistema di videosorveglianza. Da parte sua il sindaco di Tarvisio Renato Carlantoni, esprimendo soddisfazione per l'esito del sopralluogo, ha manifestato il proprio assenso alla soluzione individuata,  alla luce delle condizioni di sicurezza convenute e con le garanzie offerte agli artigiani che hanno la loro attività nell'area.