26 aprile 2024
Aggiornato 16:30
Immigrazione in città

Migranti gratis sui bus cittadini: la perplessità del prefetto

Ospiti in Arrivo raccoglie biglietti per i richiedenti asilo e chiede un accordo tra istituzioni per la gratuità del servizio. Ma la politica insorge e Zappalorto boccia la proposta

UDINE – Era partita come un’azione di sostegno ai migranti che, quasi quotidianamente, raggiungono Udine. E’ diventata oggetto di una violenta polemica politica, capace di suscitare reazioni anche tra i cittadini.

La proposta di 'Ospiti in Arrivo'
L’idea alla base di tutto nasce dall’associazione ‘Ospiti in Arrivo’, che dal 2014 si occupa della prima accoglienza dei migranti  (sono stati i volontari di questa onlus, negli scorsi mesi, a dare sostegno a quei profughi accampati nel sottopasso ferroviario di Udine). Ha avviato una raccolta di biglietti del bus per consentire ai richiedenti asilo di raggiungere il centro di accoglienza allestito nell’ex caserma Cavarzerani di via Cividale.
«Quando alla notte i profughi arrivano in città, gambe in spalla per 4 chilometri fino alla Cavarzerani. Se la trovano.
Va da sé, che la possibilità di utilizzare, vista l’emergenza, i mezzi pubblici gratuitamente, sarebbe un modo per alleggerire il disagio di tutti. E lo riteniamo un gesto dovuto da parte del Comune in accordo con la Saf. Insomma, facciamo in modo che non s’attacchino al tram!», questo il messaggio lanciato da ‘Ospiti in Arrivo’.
Così, la scorsa settimana, per iniziativa spontanea di alcuni volontari, è partita una raccolta di biglietti dell’autobus (già un centinaio quelli raccolti) per garantire ai richiedenti asilo di poter raggiungere la caserma Cavarzerani con la linea numero 4, che collega la stazione ferroviaria con il capolinea di via Argentina, passando proprio di fronte al campo. In questo modo si crea una rete virtuosa tra i servizi cittadini già esistenti, in totale legalità e sicurezza. Una rete che Ospiti in Arrivo spinge affinché sia resa istituzionale con una convenzione tra la Prefettura e Saf, il gestore della rete locale dei trasporti.

Le reazioni 
Ma la proposta ha alzato un polverone in città. La Lega Nord parla di ‘razzimo al contrario’, e anche molti cittadini si sentono discriminati dalla possibilità che i migranti possano viaggiare gratis sui mezzi pubblici (come, peraltro, già avviene in molte parti della città). Una polemica che si collega a quella di pochi giorni fa, quando il Comune ha annunciato di voler ‘regalare’ il wi-fi ai migranti nella Cavarzerani. Su entrambi questi temi è intervenuto il prefetto di Udine, Vittorio Zappalorto, dalle pagine del Messaggero Veneto. «Se qualcuno vuole fare del bene a queste persone e donare qualche biglietto del bus compie una buona azione sulla quale non si può eccepire – afferma –.Ma che la Prefettura si faccia promotrice di un’iniziativa che permette a queste persone di usare i mezzi pubblici senza pagare, proprio no. È una proposta che non sta in piedi. Anzi – rincara la dose Zappalorto – sono molto perplesso anche sull’opportunità di garantire la wi-fi gratuita ai profughi. Un’iniziativa che è stata promossa dal Comune e con la quale la Prefettura non ha nulla a che vedere. Se si pensa che la wi-fi debba essere concessa gratuitamente, allora la gratuità dovrebbe essere garantita a tutti, indistintamente, altrimenti si rischia di discriminare. Non siamo obbligati a offrire tutto a queste persone, cui comunque assicuriamo accoglienza e una sistemazione dignitosa» conclude il prefetto.