25 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Il 12 luglio

Emily Spalding in concerto a Villa Manin

Contrabbassista, cantante e compositrice, Esperanza, questo il suo vero nome, vanta una carriera stellare tra le maggiori promesse del jazz internazionale e sarà in regione nell’ambito dell’estate in programma alla residenza del Doge

CODRIPO - Il concerto è organizzato da Progetto Live e Complotto Adriatico in collaborazione con l'Azienda speciale Villa Manin nell'ambito di "Villa Manin estate" . La bassista, cantante e compositrice, vincitrice di 4 Grammys, Esperanza (Emily) Spalding annuncia le date in Italia in supporto al suo ultimo progetto (uscito il 4 marzo) Emily’s D+Evolution. Questo nuovo progetto approfondisce un più ampio concetto di spettacolo, un audace arazzo in cui sono intessuti musica, immaginazione, performance art e scenografia. Originariamente concepito il giorno prima del suo compleanno, in quella da lei stessa definita "notte insonne di ispirazione da luna piena", in Emily’s D+Evolution verranno mostrati tutti i nuovi contenuti Esperanza porterà in tour toccando il nostro paese con tre appuntamenti unici: il 12 luglio a Villa Manin Codroipo. «Emily è il mio secondo nome, e sto usando questo nuovo personaggio come fosse il mio navigatore interiore. Questo progetto torna indietro nel passato e recupera una curiosità non-coltivata, usandola come una bussola per andare avanti e crescere - afferma Spalding - La mia speranza per questo gruppo è quello di creare un mondo intorno a ogni canzone, ci sono molti temi succosi e storie nella musica. Le canzoni non verranno meramente suonate bensì inscenate tramite l'ausilio di personaggi, video e movimento dei nostri corpi».

Emily Spalding Classe ’84, contrabbassista, cantante e compositrice, vanta una carriera stellare tra le maggiori promesse del jazz internazionale. Pelle ambrata, una massa di capelli afro-funky ed un corpo minuto. Dopo dieci anni come violinista di un’orchestra da camera in Oregon, la più giovane docente della storia del prestigioso Berklee College di Boston, collabora con Patti Austin, Joe Lovano, Stanley Clarke e Pat Metheny. Da lì, l’ascesa e la rivoluzione musicale che la connota, senza confini di genere tra musica classica, improvvisazione jazz e world music.

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