19 aprile 2024
Aggiornato 10:30
Diversi i punti sotto la lente di ingrandimento

Inviolabilità del domicilio: sta per terminare la raccolta firme

È un’iniziativa popolare presentata alla Cassazione con la quale si richiede vengano adottate misure urgenti ma anche la modifica di alcuni articoli del Codice penale

UDINE  - Non è un fenomeno nuovo. Ma è sempre più sentito. Non potrebbe essere altrimenti. Se ne sente parlare sempre più spesso. E la gente è stufa. È stufa dei furti, delle rapine e delle conseguenze talvolta tragiche. La gente vuole sentirsi protetta, al sicuro. A casa propria, ma anche fra le mura della propria attività imprenditoriale, professionale o commerciale. Ecco che qualche mese fa è stata lanciata una raccolta firme con lo scopo di sostenere una proposta di legge. Si tratta di un’iniziativa popolare presentata alla Cassazione dall'Italia dei valori. Lo scopo è quello di rinforzare le norme in materia di «Inviolabilità del domicilio e legittima difesa». Con questa iniziativa si richiede vengano adottate misure urgenti ma anche la modifica di alcuni articoli del Codice penale, in particolare al 614 e al 55.

Cosa si vuole ottenere
Le firme raccolte serviranno per domandare – sostituendo o modificando le leggi attualmente in vigore - un aumento delle pene per le violazioni del domicilio, fino a sette anni. Al contempo che alcun risarcimento sia previsto per eventuali danni subiti da chi si introduce nella residenza altrui. Altro punto, probabilmente fra i più delicati ma anche sentiti, è la richiesta che non si preveda più nessun reato per chi si difende.

Conto alla rovescia
Oramai manca poco al termine. La raccolta firme dovrebbe concludersi il 31 maggio. Detto questo però ogni Comune si è dato delle scadenze differenti. Per firmare è sufficiente recarsi nell’ufficio anagrafe della propria città. Meglio prima accertarsi telefonicamente su quali sono gli orari e i termini ultimi per firmare.