19 aprile 2024
Aggiornato 16:00
Le parole di Rachidi, Orioles e Shahdat

E' iniziato il Ramadan: a Udine migliaia di musulmani a digiuno

Un mese di sacrificio e astinenza, destinato a durare fino al 5 luglio, e che nel 2016 si annuncia più impegnativo del solito, con il sole che sorge molto presto e tramonta piuttosto tardi

UDINE – E’ cominciato il mese di digiuno, il Ramadan. Anche nella comunità islamica di Udine (qualche migliaio di persone in tutto), dall’alba al tramonto, non si mangia né si beve, non si fuma e non si praticano attività sessuali. Un mese di sacrificio e astinenza insomma, destinato a durare fino al 5 luglio, e che nel 2016 si annuncia più impegnativo del solito. Quest’anno, infatti, il Ramadan cade in un periodo nel quale la luce prevale sull’ombra, con il sole che sorge molto presto e tramonta piuttosto tardi. Il digiuno costituisce il quarto dei cinque pilastri dell’Islam.

«La nostra comunità – afferma Abderrazak Rachidi, presidente del centro Misericordia e solidarietà di via Marano Lagunare – è formata da circa 500 persone. Tutti partecipano al mese sacro del Ramadan, uomini, donne, giovani e anziani. Il discorso cambia per i malati e i minorenni. Un ramadan che sarà il più difficile e impegnativo degli ultimi 40 anni per la distanza tra alba e tramonto». Una ‘fatica’ confermata anche da Hossain Shahdat, del centro islamico di via della Rosta. «Il nostro centro è frequentato da una cinquantina di persone. Quest’anno il Ramadan sarà molto faticoso, ma facciamo tutto per Allah, che speriamo ci possa aiutare a far andare le cose sempre meglio».

Un tema, quello del Ramadan, che il sociologo udinese Marco Orioles conosce bene, per averne studiato le dinamiche (del prima del durante e del dopo) molto approfonditamente. «Ci sono molte persone musulmane che durante l’anno non frequentano le moschee ma che osservano il Ramadan. Un modo per mantenere unita la comunità, che coinvolge anche i giovani musulmani friulani. Quelli che solitamente si vedono in borgo stazione con in mano una birra, in questo mese perdono fino a cinque chili e si astengono dal fumare», conclude Orioles, che ricorda come anche a Udine, alla fine del mese di digiuno, sia diffusa l'abitudine di festeggiare con una grande cena di tutti i musulmani.