20 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Da domenica 19 giugno

Santa Caterina: addio passaggio a livello

In programma l’apertura completa della nuova viabilità

UDINE - Si avvicina una data storica per la comunità di Pasian di Prato e per tutta la Provincia di Udine. È davvero questione di ore ormai per la soppressione del passaggio a livello di Santa Caterina. E poi nessuno sbarramento in direzione Udine-Codroipo, stop alle prolungate attese (non sempre a motore spento) per il passaggio dei convogli ferroviari.

Apre la nuova rotonda
Nella notte tra sabato 18 e domenica 19 giugno, infatti, tutto il traffico anche quello proveniente da sud - una prima parziale apertura in direzione nord-sud è attiva da fine maggio - sarà deviato nella nuova viabilità, nella rotonda in trincea. L’intervento di chiusura del passaggio a livello è calendarizzato intorno alla mezzanotte di sabato. L’operazione vedrà collaborare, com’è avvenuto in tutte le fasi del cantiere, il personale tecnico della Provincia di Udine (che ha coordinato i lavori), le maestranze della ditta appaltatrice (Brunelli) e il personale di Rfi. Una trentina le persone coinvolte.

Cosa succederà
Le modalità dell’intervento sono state definite nei giorni scorsi tra le varie realtà e prevedono la chiusura del traffico sulla statale 13 in corrispondenza del bar Avio (a sud della ferrovia) quando, in contemporanea, sarà interdetto l’attraversamento del passaggio a livello. Successivamente si procederà all’eliminazione delle sbarre e di tutte le opere interferenti con la viabilità in corrispondenza del passaggio a livello, lato Santa Caterina. Dalle primissime ore di domenica 19 giugno, dunque, la nuova infrastruttura viabilistica entrerà in pieno esercizio. Sarà istituito un senso unico alternato (all’occorrenza semaforizzato) che sarà mantenuto per il tempo necessario a completare i lavori della sede stradale realizzabili solo successivamente alla definitiva chiusura del passaggio a livello. La circolazione diverrà più fluida con relativi benefici per la comunità locale specie per quel che riguarda l’impatto ambientale. L’intervento complessivo ha richiesto un investimento di 5 milioni  164 mila  e 569 euro di cui 4 milioni 131 mila e 655 dalla Regione e 1 milione 32 mila e 913 dalle Ferrovie.