29 marzo 2024
Aggiornato 07:30
La preoccupazione dopo il caso di violenza sessuale

Il sindaco Honsell lancia l'allarme: «Troppi migranti in città»

Si tratta di un episodio che va condannato e punito, ma è necessaria la massima allerta affinché non se ne verifichino altri», dice il primo cittadino, che chiederà la convocazione di una riunione del Comitato per la sicurezza

UDINE – Dopo il caso delle molestie sessuali denunciate da una donna udinese nel sottopasso ferroviario da parte di un migrante, interviene il sindaco Furio Honsell, che annuncia la richiesta di convocazione «di una riunione del Comitato provinciale per l'Ordine e la sicurezza con il Prefetto e il Questore di Udine». «Si tratta di un episodio che va condannato e punito, ma è necessaria la massima allerta affinché non se ne verifichino altri».

«Già molto tempo fa – prosegue Honsell – avevo segnalato, sia a livello nazionale al prefetto Morcone, sia a livello locale al prefetto di Udine, l'altissima presenza di persone che sono in attesa dei documenti per la richiesta di asilo. Avevo fatto presente – spiega il sindaco – che è quanto mai indispensabile non accumulare profughi in città oltre i limiti del piano regionale di immigrazione. Molte persone sono state accolte fino ad ora per puro spirito cristiano e umanitario, ma attualmente siamo ben oltre il limite massimo che spetterebbe al capoluogo friulano (oggi sono 1.000 i richiedenti asilo in città). Per questo motivo – prosegue Honsell – chiediamo con urgenza da un lato maggiori controlli da parte di tutte le forze dell'ordine e, dall'altro, di non superare ulteriormente la quota di richiedenti asilo assegnataci dal piano regionale».

Sull'argomento interviene anche l'assessora alle Pari Opportunità, Cinzia Del Torre che propone che «il Comune di Udine, nei casi di violenza sulle donne, si costituisca parte civile al fianco della vittima, poiché l'aggressione a una donna non è solo un grave fatto contro una persona, ma è una violazione dei diritti umani di cui tutta la società deve preoccuparsi».