20 aprile 2024
Aggiornato 15:00
La donna smentisce la ricostruzione del punto vendita

Ventoruzzo insiste: «Quel cane è stato allontanato con un calcio»

La volontaria di 'Mai più soli onlus' torna sul caso dell'animale allontanato in malo modo dal negozio di Mazi Zoo di Tavagnacco e racconta ciò che ha visto.

UDINE – Francesca Ventoruzzo non ci sta a passare per una persone che racconta mezze verità. Ciò che ha visto nel negozio di Maxi Zoo di Tavagnacco ce l’ha ancora ben in mente e, proprio per questo, non le piaciuto leggere la ricostruzione fatta dell’accaduto da parte dei responsabili della catena specializzata in prodotti per animali.

Per questo ha voluto rivolgersi al Diario di Udine per raccontare come sono andate le cose. «Mi trovavo nel negozio Maxi Zoo insieme al mio compagna per degli acquisti. Ero in cassa e davanti a me c’era una coppia di anziani con un cane – afferma Ventoruzzo, volontaria dell’associazione Mai Piú Soli onlus -. Il dipendente che in quel momento stava battendo lo scontrino, appena ha visto affacciarsi sulla porta il cagnetto Yorkshare, l’ha allontanato in malo modo, restando alla cassa. Sono uscita per capire di chi fosse quel cane, ma l’animale appena mi ha vista si è subito allontanato». A questo punto il dipendente-cassiere ha aiutato la coppia di anziani a caricare in auto un sacco di crocchette, ed è in questo momento che è c’è stata l’aggressione al cagnolino. «Dopo che l’uomo ha messo il sacco nell’auto – continua nel racconto Francesca – trovandosi il cagnetto di nuovo intorno, l’ha allontanato colpendolo con un calcio, L’animale ha guaito e se n’è andato». A quel punto Ventoruzzo ha chiesto spiegazioni per il gesto a cui aveva appena assistito, «ma sono stata mandata a quel paese con un gestaccio».

Non è andata meglio quando Francesca Ventoruzzo è andata all’interno del negozio per spiegare l’accaduto. «Mi hanno risposto che è normale quanto fatto dal dipendente, visto che il cagnolino importuna tutti. Ho quindi mandato una mail alla sede centrale di Maxi Zoo senza ricevere risposta e allora ho deciso di fare un post su Facebook».
Una vicenda che sta creando un vero tam tam sul social, tanto che Francesca ci tiene a precisare alcune cose. «Non ce l’ho con il negozio e mi è dispiaciuto leggere commenti maleducati delle persone, però mi sarei aspettata delle scuse da parte del punto vendita. Mi ha sconvolto l’in differenza sulla vicenda. Come volontari – conclude – ci stiamo già muovendo con i proprietari del cane per evitare che continui a essere lasciato libero di girovagare per quella zona di Tavagnacco».