2 maggio 2024
Aggiornato 12:30
Editoriale

Degrado, maleducazione e violenza in città: ora basta!

Nel giro di una settimana sono capitati tre fatti che mi hanno fatto ricredere sulla tranquillità e sulla civiltà del capoluogo friulano…serve una scossa da parte delle istituzioni

UDINE – Che città sta diventando Udine? Nel giro di una settimana sono capitati tre fatti che mi hanno fatto ricredere sulla tranquillità e sulla civiltà del capoluogo friulano…Tre episodi che hanno coinvolto un migrante, un giovane friulano e una persona di nazionalità indefinita (per ora).

Parto dalla tentata violenza nel sottopasso ferroviario di Udine. Una vicenda di una gravità estrema, che ha visto protagonista un richiedente asilo pakistano e una donna udinese di 36 anni. Non ci sono se e ma che tengano: questo ‘animale’ va cacciato dal Paese e rinchiuso in una delle carceri pakistane, che immagino siano meno confortevoli delle nostre prigioni.
Quanto accaduto, però, mi fa ritenere che prima o poi doveva succedere e, fortunatamente, la violenza è stata solo 'tentata' e non 'consumata'. Era difficile pensare che qualcuno del migliaio di richiedenti asilo tra i 16 e i 40 anni presenti in città, prima o poi, non eccedesse in tentativi di violenza o in episodi criminali. E’ come lasciare un gruppo di orsi addomesticati, da soli, in un corridoio pieno di miele…prima o poi qualcuno lascerà prevalere i suoi istinti all'educazione ricevuta (se non altro per la legge dei grandi numeri), e si getterà a capofitto sul miele. Un’immagine sicuramente forzata quella che uso, ma capace di rendere bene l’idea della situazione in cui si trova Udine…una vera e propria 'polveriera' pronta a esplodere! 

Il secondo fatto riguarda un minorenne friulano che venerdì è stato soccorso due volte, prima dalla polizia, poi dal personale del 118, per essersi ubriacato a tal punto da addormentarsi prima nel parco Moretti, poi in un’aiuola di piazza XXVI Luglio. Un minorenne talmente ubriaco da non riuscire a svegliarsi nemmeno sotto le sollecitazioni dei passanti e del personale medico. Alle tre di pomeriggio. Una vicenda triste, sintomo che qualcosa, anche tra i nostri giovani, non va…

La terza cosa è la foto dell’uomo che defeca tranquillamente in piazzale Osoppo, in pieno giorno. Un episodio di degrado che non fatico a definire allucinante, che riporta alla memoria quanto accaduto mesi fa a Roma e a Firenze. Impensabile in una città civile come Udine (e non giustificabile nemmeno se fatto senza intenzione ma per necessità impellenti). 
C’è bisogno di una scossa: le istituzioni devono riprendere il controllo della città e fermare queste situazioni 'border line' prima che diventino la quotidianità. Fortunatamente siamo a ridosso delle elezioni comunali: il 2018 è vicino e immagino che tutti, da destra, sinistra e centro, si mobiliteranno, non solo con annunci e slogan, per migliorare la situazione (se non per il bene della città, per lo meno per vedersi riconfermare la poltrona).
Se lo meritano i cittadini civili di Udine (italiani e stranieri), se lo merita il Friuli!