27 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Emergenza immigrazione

Arrivano i rinforzi, ma non sulla frontiera. Insorge il Sap

Il Sindacato autonomo di polizia commenta il trasferimento di nuovo personale in provincia di Udine. Ma solo nel capoluogo e a Cividale. Tarvisio resta all'asciutto

UDINE – Qualche agente in più è arrivato. Ma per il Sap, il Sindacato autonomo di polizia, non è ancora abbastanza per garantire la sicurezza dei cittadini friulani.
Come spiega il segretario provinciale Adriano Vuerich, in questi giorni, nella provincia di Udine, sono stati trasferiti 19 poliziotti provenienti da Trieste, Gorizia e qualcuno da fuori regione. 10 sono stati assegnati alla Questura, 4 al commissariato di Cividale del Friuli. Il Sap, però, si legge in una nota, «non può che rimarcare l’inconsistenza del numero dei rincalzi, rispetto al personale che è andato, o andrà a breve, in quiescenza, in considerazione della sempre maggiore richiesta di ‘produrre’ sicurezza in tutti gli ambiti ove questa va garantita alla popolazione».

Parole, quelle del Sap, giustificate dai numeri. «Nel 2015 – spiega Vuerich – sono andati in pensione 42 poliziotti e quelli che sono stati assegnati, una decina in tutto, hanno coperto in minima parte il vuoto d’organico venutosi a creare. Quest’anno i pensionati saranno ventisei e il trend continuerà impietoso negli anni a venire, vista l’età media del personale, a ridosso dei 50 anni se non oltre».
Stride con la situazione di emergenza ai confini, il mancato invio di personale nel Tarvisiano, «abbandonato in balia dei furbeschi transiti di migranti che la vicina Austria agevola, di fatto spingendoli verso l’Italia, facendo così diventare il Settore polizia di frontiera di Tarvisio una specie di centro di identificazione ‘sui generis’, senza che le necessarie aree di lavoro siano state adeguate alla mole di persone che là vengono accompagnate».

Questa la posizione del Sindacato, che chiude così: «La situazione degli organici al collasso merita, a parere del Sap, interventi urgenti che rivedano le competenze della forze dislocate sul territorio, senza inutili doppioni, al fine di dare al cittadino un servizio mirato ed efficiente, dal controllo del territorio al rilascio del passaporto».