18 aprile 2024
Aggiornato 19:30
L'intervento del ministro Franceschini

Lotta al traffico dei beni culturali: nuova sede per il nucleo di Udine

Dopo Roma, Udine è la seconda città italiana ad avere la sede dei carabinieri del Nas, del Noe e del Nucleo tutela patrimonio culturale riuniti nello stesso luogo

UDINE - «Il cambiamento degli equilibri geopolitici, che continuerà anche nel futuro, mette questa regione e Udine al centro del mondo ed è per questo che avere qui un nucleo della Tutela del patrimonio culturale dei carabinieri significa anche poterlo usare come strumento di dialogo con altri Paesi».
Lo ha sottolineato il ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini, inaugurando a Udine la nuova sede del reparto dell'Arma nato nel 1969 e specializzato nella lotta al traffico dei beni culturali. Si tratta della terza di nuova costituzione di un nucleo in Italia, e che porta a 15 i reparti dislocati nel territorio.

Dopo Roma c'è Udine 
Dopo Roma, Udine è la seconda città italiana ad avere la sede dei carabinieri del Nas, del Noe e del Nucleo tutela patrimonio culturale riuniti nello stesso luogo.
È stato il ministro, assieme al comandante generale dell'Arma dei carabinieri, generale del corpo d'armata, Tullio Del Sette, a tagliare il nastro nella caserma in viale XXIII Marzo recuperata dal Comune con un finanziamento regionale di 1 milione di euro e che è stata intitolata a Germano Craighero, il carabiniere morto nel 1991 durante una sparatoria a Piazzola sul Brenta (Padova).

Le parole di Serracchiani 
«Si tratta di un'operazione di grande prestigio che a 40 anni dal terremoto, rende onore a tutti coloro che si sono spesi per la tutela del patrimonio culturale. Ma anche alla città stessa in quanto sede storica del corso di laurea in Beni culturali attivato, per la prima volta in Italia, dall'ateneo friulano», ha ricordato il comandante Del Sette alla cerimonia, a cui è intervenuta la presidente della Regione Debora Serracchiani.
«E' più che mai opportuno che l'inagurazione di questa sede avvenga proprio nel quarantesimo del terremoto a ricordo del grande lavoro che venne fatto allora di ricostruzione e consolidamento del nostro patrimonio artistico e culturale», ha commentato a margine Serracchiani, intervenuta assieme agli assessori regionali alla Cultura, Gianni Torrenti, e alle Infrastrutture e Territorio, Mariagrazia Santoro, presente anche presidente del Consiglio Franco Iacop. «Il fatto che ci troviamo ancora su un confine delicato ci permette di essere una punta di diamante nella tutela dei beni culturali, sia per l'azione preventiva, ma anche di intervento successivo ad eventuali reati al patrimonio. Una centralità in Europa, quella del Friuli Venezia Giulia, che ci permette di avere un bacino di interesse trasfrontaliero», ha rimarcato Serracchiani.

Recuperate 5 improtanti statue lignee del valore di 500 mila euro
Il sindaco Furio Honsell nel suo discorso ha ringraziato la Regione per aver finanziato con 1 milione di euro la ristrutturazione (i restanti 1,4 milioni li ha investiti il Comune) dell'edificio dismesso e ha ricordato al ministro la necessità di valorizzare il polo museale cittadino.
«Oggi dunque siamo orgogliosi di inaugurare questo nuovo nucleo dei carabinieri, che hanno storia lunga e piena di risultati nel recupero delle opere trafugate illecitamente, proprio a Udine, una città così importante per la dimostrazione che ha dato al Paese quaranta anni fa nel rimboccarsi le mani e nel volere con forza all'interno della ricostruzione un investimento specifico sul proprio patrimonio culturale», ha aggiunto il ministro.
Infine, nel corso della cerimonia, il ministro e il Comandante generale dell'Arma hanno consegnato all'Arcivescovo di Udine Andrea Bruno Mazzocato cinque importanti sculture lignee di Domenico da Tolmezzo (del valore di circa 500 mila euro) trafugate dalla chiesa di San Pietro apostolo di Zuglio e ritrovate qualche giorno fa.