19 aprile 2024
Aggiornato 17:00
Progetto UniUd

Studenti all’opera per valorizzare il patrimonio storico

L’ex caserma Filzi, le Mura, ex-polveriera Barbaro, sono questi i siti interessati dalle analisi dai ragazzi del laboratorio integrato di restauro architettonico

PALMANOVA – L’ex Caserma Filzi, la polveriera Barbaro e le mura di Palmanova sono stati oggetto di un percorso di studio e progettazione che ha impegnato 37 studenti del primo anno del corso di laurea magistrale in Architettura dell’Università di Udine. Gli studenti hanno elaborato ipotesi di restauro e di nuove destinazioni di tre architetture storiche della città stellata.

Valorizzare il patrimonio storico
Idee e progetti sono stati sviluppati nell’ambito del Laboratorio integrato di restauro architettonico tenuto da Alessandra Biasi, Andrea Cortesia e Domenico Visintini. Le ipotesi progettuali sono stata presentate durante un incontro con il rettore dell’Ateneo friulano, Alberto De Toni, il sindaco di Palmanova, Francesco Martines, il direttore del Demanio del Friuli Venezia Giulia, Pierluigi De Blasio e la rappresentante della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia, Stefania Casucci. L’iniziativa rientra nel programma operativo della Convenzione stipulata da Università di Udine, Soprintendenza e Demanio. Obiettivo della convenzione è contribuire a valorizzare il patrimonio storico, edilizio, architettonico, urbano di Palmanova, anche per favorire l’inserimento della città nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco. A conclusione del loro lavoro gli studenti e i docenti rivolgono un pensiero a Luciano di Sopra le cui preziose ricerche su Palmanova hanno guidato il loro studio.

Le proposte per l’ex caserma Filzi prevedono diverse funzioni ai vari livelli; dalla cantina-enoteca al piano interrato, all’ostello/bed&breakfast ai piani superiori, nonché luogo di sosta, scambio e passaggio per i ciclisti al livello del sottotetto collegato al sistema dei percorsi pedonali/ciclabili esterni da sviluppare alla sommità delle mura. Hanno partecipato gli studenti: Mara Bertoni, Francesco Cattarino, Giulia Cristofoli, Alessandra Cugini, Gianluca Ferrari, Davide Lauretano, Marco Luchin, Gianmarco Mattiola, Iacopo Nicoli, Massimo Petri, Chiara Pietrini, Andrea Raffaelli, Federico Smedile, Emanuele Trevisan, Simone Zambon.

Il progetto di restauro delle Mura si basa sullo studio accurato delle tecniche costruttive, con specifico riferimento ai criteri di connessione tra cortina e nucleo e all’interazione con il terrapieno retrostante. Particolare attenzione è stata riservata all’analisi dei materiali e del degrado del paramento murario, correlata all’intervento di restauro. E’ prevista la realizzazione di un percorso pedonale che recupera l’antico tracciato di ronda che percorreva in quota il perimetro murario. Hanno partecipato Giulia Cao, Nicola De Odorico, Caterina Driutti, Andrea Maserati, Matteo Mizzaro, Ilaria Nioi, Ambra Pecile, Franco Rigoni, Jacopo Romanin, Marco Roveredo, Matteo Specogna, Simona Simcic, Cristina Suber, Claudia Tiveron, Serena Maria Verderame e Luca Zamuner.

Per la ex-polveriera Barbaro sono state immaginate destinazioni ad auditorium o sala conferenze, ipotizzate a seguito di un attento studio preliminare che, anche in questo caso, è partito dall’analisi dei materiali, del particolare sistema costruttivo e dello stato conservativo dell’edificio su cui si è basato il progetto di restauro del fabbricato. Hanno partecipato Erica Bortolotti, Martina Gasparini, Marco Giacò, Francesca Pappalardo, Marco Peresani e Erika Zampa.