19 aprile 2024
Aggiornato 09:30
Confronto con il Consorzio dei comuni trentini

Associazione Anci guarda al Trentino, "in Fvg autonomia a rischio"

«Ci vuole un modello di specialità regionale» è il monito del presidente Mario Pezzetta che aspira alle "buone pratiche" delle province di Trento e Bolzano

UDINE - Il presidente di Anci Fvg Mario Pezzetta ha aperto i lavori del comitato esecutivo in seguito all’incontro con il Consorzio dei comuni trentini, avvenuto lo scorso 19 luglio. «L’autonomia del Friuli Venezia Giulia come l’abbiamo conosciuta finora è in pericolo: è necessario proporre un nuovo modello di specialità che si basi su contenuti innovativi. – ha affermato Pezzetta - Nella realtà regionale attuale che cambia struttura e organizzazione cancellando le province, Anci continua a rappresentare le autonomie locali e si propone come laboratorio proattivo per contribuire alla definizione della nuova dimensione della specialità regionale».

Un confronto sulle rispettive esperienze
In Trentino lo scambio è avvenuto con l’assessore provinciale Carlo Daldoss e la direzione dell’omologo di Anci Fvg, che rappresenta e tutelare gli interessi dei comuni e delle rispettive comunità di fronte alle istituzioni che esercitano funzioni pubbliche di interesse locale. Le province di Trento e Bolzano, è stato evidenziato, hanno recentemente approvato due leggi per rafforzare il proprio statuto e tutelare la propria autonomia rispetto alla tendenza del governo nazionale di ridimensionare le funzioni delle regioni. Nell’incontro c’è stato anche un confronto sulle rispettive esperienze riguardo all’applicazione del principio di adeguatezza amministrativa, ai diversi livelli istituzionali, partendo da quelli minimi rappresentati dai piccoli comuni, adeguatezza che in Trentino è stata definita con il limite dei 5 mila abitanti. All’incontro del comitato sono intervenuti Mauro Zanin, Pino Napoli, Renzo Francesconi, Dorino Favot, Roberto Trevisan, Fabio Gentile, Paolo Urbani, Lavinia Clarotto.