29 marzo 2024
Aggiornato 08:00
Dati Movimprese elaborati da Centro studi Cciaa di Udine

Udine, bene il secondo trimestre ma le imprese ancora non decollano

Saldo leggermente negativo considerando tutto il 1° semestre 2016 rispetto allo stesso periodo del 2015. Il 2° trimestre è comunque positivo tra iscrizioni e cancellazioni: +216

UDINE - Lievissima diminuzione delle imprese, tra 30 giungo 2016 e 30 giugno 2015, in provincia di Udine: il totale delle registrate è di 50.774 unità di cui  44.398 attive, con una decrescita di 313 imprese attive (-0,7%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le elaborazioni sono del Centro Studi Camera di Commercio di Udine su dati Movimprese diffusi oggi da Unioncamere nazionale.

Bene il 2° Trimestre
Il saldo tra iscrizioni e cancellazioni del 2° trimestre si chiude comunque in modo positivo, con +216 unità:  661 sono le iscrizioni, 445 le cancellazioni. Nell’intero primo semestre si totalizza però una differenza negativa di -192 unità tra iscritte e cancellate, dato che risente al solito del primo trimestre, quello in cui vengono sempre registrate tutte le cancellazioni della fine dell’anno precedente. «Nell’ultimo triennio sono sensibilmente calate le cancellazioni, ma non aumentano le iscrizioni – commenta il presidente Cciaa Giovanni Da Pozzo –, segno di un sistema che ancora stenta a riprendere vitalità. Le risposte ottenute dagli imprenditori nelle indagini congiunturali, comunque, ci portano un clima di fiducia migliorata. Dobbiamo sperare poi che le misure introdotte a livello nazionale e regionale possano esprimere presto risultati positivi, perché abbiano buone ricadute anche sull’occupazione e sui consumi. E c’è da fare ancora molto dal punto di vista della semplificazione e di supporto all’innovazione, per consentire a nuova linfa, creatività, idee e capacità di rinnovare il nostro sistema produttivo con efficacia in questo momento, purtroppo ancora complesso».

Servizi e ospitalità in crescita
La contrazione nel semestre è determinata in modo particolare dalle società di persone (-1,5%) e dalle imprese individuali (-1,1%). Viceversa si registra un incremento delle società di capitale (+1,5%), «nel progressivo ispessimento del tessuto produttivo a cui assistiamo in questi anni: le imprese che restano sul mercato si strutturano e si rafforzano», aggiunge il presidente Da Pozzo.
I segni ‘più’ arrivano finalmente dalle imprese dell’ospitalità e continuano ad arrivare da quelle dei servizi,  soprattutto dei servizi alle famiglie e persone. Praticamente stabili, in leggerissima contrazione, le imprese attive della manifattura (-0,4% rispetto al 30 giugno 2015), e in lieve calo quelle del commercio (-1,3%). Con segno negativo si registrano anche le imprese dell’edilizia (-2,2%) e di trasporto e magazzinaggio (-4%).

Più imprese straniere
Le imprese attive in provincia sono per il 31,8% artigiane (14.067), il 23,4% sono imprese femminili (10.404), per il 7,6% giovanili (3.394) e per il 10% straniere (4.422). Guardando gli ultimi anni, le uniche imprese che crescono, in questa categorizzazione e pur se di poco, sono quelle straniere: nell’ultimo anno sono cresciute dell’1% (il totale delle attive, in generale, si è invece contratto dello 0.7%).
Udine è ovviamente la città della provincia con più imprese attive (8.532, il 19,2%), seguita da Lignano Sabbiadoro (1.323, 3%) e Latisana (3%) e quindi Codroipo, Tavagnacco, Cividale. Se guardiamo però al tasso di imprenditorialità, ossia alle imprese attive ogni 10 mila abitanti, il più elevato è quello di Lignano (1.905), seguita da Manzano (nona nella «classifica» per numero di imprese, ma con 1.241,4 imprese/10 mila abitanti) e Latisana (952,9).